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TRE CITTA' DELL' EUROPA ASBURGICA   2015

PRAGA-VIENNA-BUDAPEST       

 

La raffinata Mitteleuropa in tutto il suo splendore.

 

La magica Praga, dove nella Città Vecchia e sul Ponte Carlo il tempo sembra essersi fermato; l'elegante Vienna, perla dell'arte e dell'architettura novecentesca, con i retaggi della dominazione asburgica e i prestigiosi palazzi del Ring; la Budapest delle accoglienti stazioni termali e delle romantiche vedute sul Danubio

 

 

 

Il nostro viaggio 

3a tappa    Budapest

Danze ungheresi - David Garret
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Tranquilla e vivace, una grande metropoli, eppure amichevole, conserva il vecchio e abbraccia il nuovo, miscela la storia con il moderno, rende le colline in armonia con il fiume Danubio, che attraversa la città per 28 chilometri. Vivace come Parigi ma non è così costosa: la capitale ungherese si è evoluto in una delle città più alla moda d'Europa. La cosmopolita città di Budapest si snoda su entrambi i lati del Danubio ed è costituita dalla pianeggiante Pest e la leggermente collinare Buda. Le principali attrazioni della città si trovano sulle rive del Danubio unite dallo storico Ponte delle Catene

5 settembre

Partiamo dalla stazione centrale di Vienna alle 10:12 ma abbiamo un problema alla frontiera con l’ Ungheria. In seguito ai problemi creatisi con i rifugiati in spostamento verso il territorio ungherese, il treno viennese non può proseguire e a Hegyeshalom, valico di frontiera ferroviario lungo la linea ferroviaria principale tra Vienna e Budapest, dobbiamo spostarci su un’ altro treno ungherese che purtroppo non è un intercity ma un regionale. Intanto in attesa personale della protezione civile ci fornisce di bottiglie d’ acqua…La lentezza del treno fa spostare l’ arrivo previsto per le 13:00 alle 15:00! Anche questi imprevisti fanno parte delle sorprese del “viaggiare”. Almeno abbiamo modo di gustare il paesaggio!

Arrivati all’ albergo, Il Trhee Corners Art, come sempre scelto oculatamente in pieno centro, abbiamo una gradita sorpresa: ci assegnano non una camera doppia ma una “suite” con due camere da letto, un soggiorno, bagno e cucina! Così ci accadde anche a Chongqing in Cina! Che fortuna!! Abbiamo solo il tempo di sistemare i bagagli, riposarci, fare una doccia per poi andare all’ ufficio turistico per comprare la card per Bianca (io come a Praga e Vienna non pago grazie alla mia veneranda età….) da usare per fruire dei mezzi pubblici e prenotare la cena notturna sul battello in navigazione sul Danubio, prevista per domani con imbarco alle 19:00 all’ imbarcadero 11 e poi andare a cenare in un grazioso pub nei pressi dell’ albergo a pochi passi dal Ponte Elizabeth che possiamo ammirare di notte e pieno di luci. Bellissimo spettacolo!

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6 settembre

Oggi destinazione Castello. Ci dirigiamo in tram fino al famoso Ponte delle Catene che attraverseremo per raggiungere Clark Adam Ter (Ter in ungherese significa piazza) da dove parte la funicolare per il Castello. Il Ponte delle Catene, il primo ponte fisso sul Danubio del 1849, pose le basi per l’ unificazione di Buda e Pest avvenuta 20 anni dopo. Attraversarlo a piedi  esprime un qualcosa di romantico, che ben si combina con il resto della città che sprigiona un'energia che coinvolge, qui abbiamo il nostro primo approccio col Danubio. Il vento sul ponte è notevole ma le vedute del Danubio, della Cittadella e della collina del Castello sono un vero spettacolo. Purtroppo la funicolare oggi è ferma e siamo costretti a cambiare programma. Decidiamo di tornare indietro, sempre in tram (le mie bolle ai piedi mi consigliano di camminare poco)  per raggiungere la collina di Gellert e la Cittadella.

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Dobbiamo salire a piedi per godere il panorama….S’ intravede l’ imponente monumento a Gellert, il santo vescovo patrono della città che, racconta la leggenda, nell’XI secolo sia stato scaraventato giù dalla collina che oggi porta il suo nome per aver tentato di convertire al cristianesimo gli abitanti di Budapest. La salita non è poi tanto faticosa, per fortuna! La Cittadella si trova nel posto piú bello di Budapest, sulla cima del Monte Gherardo. Fu costruita dagli Asburghi nel 1854, dopo la sopraffazione della rivoluzione del 1848-49 per poter osservare la cittá dall’alto. La fortezza é lunga  220 mt e larga  60, le sue mura sono alte 4 mt e accoglievano 60 cannoni. Dopo il Compromesso del 1867 gli ungheresi volevano demolire la fortezza ma dopo lungo tempo di indecisione invece ne fecero un centro turistico nel 1960. Il monumento alla Liberazione costruito nel 1945 per commemorare appunto  la liberazione di Budapest da parte dei sovietici. Alla caduta del comunismo nel 1989 l’ epigrafe “Al valore dell’ Armata Rossa” venne sostituita con la dicitura “A coloro che diedero la vita per la prosperità dell’ Ungheria”. La statua della Libertà eretta nel 1947 è  alta 14 mt. Ai suoi  piedi due figure simboleggiano il progresso e la lotta.  Dal belvedere si gode una stupenda vista della città.

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Al “Caffé Panorama” mangiamo un ottimo grigliato di carne accompagnato da una buona birra freddissima.  Scendiamo a piedi fino alla Szent Gellert Ter dove si affacciano le terme e l’ Hotel Gellert che ospita una clientela celebre e facoltosa fin dal 1918. Il Bagno e la Piscina Termale di Gellért, costruiti in stile floreale, sono uno dei simboli di Budapest. Si trova difronte al ponte della Libertá. Questo edificio leggero e monumentale nello stesso tempo, é decorato riccamente con degli stupendi elementi ungheresi e orientali. Entrando nella hall ci troviamo di fronte alle bellissime statue e colonne di marmo e diamo un'occhiata, all’ ampia piscina  700 m² con loggia su due livelli e coperta da una volta di vetro. In ogni minimo dettaglio dell'arredamento si scopre un vero capolavoro partendo dai mosaici colorati, le colonne, le statue, i vasi e alle fontane. Rubo qualche foto dalla vetrata d’ ingresso…..

 

                                                                           La storia del Bagno Termale di Gellért

La fonte da dove proviene l’ acqua è stata menzionata per la prima volta nel 1433. Dicevano che l'acqua aveva un effetto curativo di cui un viaggiatore turco, Evlia Celebi, ha scritto dopo: "Ci si deve stare dentro finchè il corpo diventi rosso, dopo si deve uscire e tenere caldo il corpo." Nel Medioevo funzionava da ospedale poi nel periodo turco fu sostituito da  bagni termali posti in una grotta naturale. Durante la sua storia ebbe tanti nomi; i turchi lo chiamavano "Purgatorio", per la tanta acqua calda, poi nell’ Ottocento fu chiamato il "Bagno del Fango" per la melma che restava sul fondo.

Alle 19:00 siamo al dock 11 sul fiume per il nostro “Dinner Cruise and Piano Battle Show  on the river” come riportato sul programma sul quale leggiamo che per “Battle Piano Show” si intende una sfida tra i due pianisti nei vari settori della musica che avviene alla fine della serata col supporto di una hostess che illustrerà la tenzone. Sono molto incuriosito! Ci imbarchiamo sul battello in verità molto bello con un’ ampia sala e con in fondo la pedana con due pianoforti, il tutto inserito in un ambiente  molto raffinato accolti con l’ offerta di un aperitivo. I menu sono quattro e noi scegliamo:

 

Antipasto di bocconcini freddi serviti in cestino di pasta

Minestra di crema di piselli servita con mandorle arrostite

Coscia d’ anatra arrostita con patate al gratin e cavolo bianco

Crema marmorizzata di cioccolato con coulis all’ arancia

 

La crociera dura tre ore e si svolge lungo il Danubio percorso ben tre  volte passando più volte sotto tutti i ponti (Petofi, Szabadsàg, Erzsèbet, Lanchide e Margit)  fino all’ isola Margherita e ritorno. La musica è buona ed anche la “hostess” che poi in definitiva è la cantante è brava. Ovviamente il repertorio è quello che piace a me, swing, blues, jazz e buon pop. Il famoso “duello” finale è molto divertente: in definitiva si tratta di un “contest” per conquistare la cantante che spazia tra musica classica e moderna. In verità molto ben eseguito e ben organizzato. Alla fine la sfida, come era da immaginarsi, finisce alla pari! Comunque lo show è stato molto piacevole.

Il tavolo vicino al nostro è occupata da una signora indiana Yolanda Sousa Kammermeier   che è una famosa artista che ho esposto le sue opere a  Montreal, Berlino, Brema, New York, Londra, Ungheria, Venezia, Bologna, Corea, Mosca, Tashkent, Romania e in molte parti dell'India, tra cui Mumbai Bangalore Delhi, Hydrabad e Calcutta, oltre Goa la sua città di origine. Conversazione molto interessante con un persona molto affabile e preparata. Dopo la cena saliamo sul ponte superiore per godere del panorama di Budapest di notte, molto molto spettacolare. Sbarchiamo alle 22:30 e torniamo in albergo soddisfattissimi!

7 settembre

Torniamo al Castello ma in bus visto che la funicolare non funziona! La prima impressione del sito è che la zona intorno sia troppo edificata e che il castello abbia  perso il suo aspetto medievale originario del XIII secolo quando fu costruito per volere di Bèla III. L'età d'oro del castello si ebbe nel XV secolo  in seguito al matrimonio di re Mattia Corvino e Beatrice di Napoli nel 1476. Molti artisti e artigiani italiani al seguito della nuova regina resero Buda un' importante città europea. Il castello  è stato distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli a causa di guerre e rivoluzioni e così rimane ben poco degli edifici originali. Oggi è riconosciuto come patrimonio dell'umanità, e ha molte attrazioni da non perdere, archi gotici, case barocche settecentesche e strade di ciottoli. Sebbene sia cambiato molto nel corso dei secoli, le sue strade principali seguono ancora le loro strade medievali. Alcune case risalgono ai secoli XIV e XV , dandoci un'idea di  come fosse allora. Praticamente ogni casa ha una targa che indica il secolo in cui è stato costruita fornendo i dettagli della sua storia. Un grande numero di edifici sono abitazioni private e quindi la zona è diventata residenziale. Per fortuna le auto sono state bandite tranne per i residenti e per le persone lavorano. Il Palazzo Reale, costruito nel XIII secolo, ospita la Biblioteca Széchenyi, il Museo di Storia di Budapest e il Museo di Arte Contemporanea. Il Palazzo Reale si trova nella parte meridionale della Collina del Castello e ha raggiunto il periodo di massima importanza con Mattia Corvino, quando ospitava i potenti sovrani, artisti e intellettuali di tutta l’Europa. La Corte del Leone del Palazzo è una delle corti interne più belle d’Ungheria: vi si trovano la fontana di Mattia Corvino e la statua del Buttero. Nel Sándor Palace, costruito nel 1806 e magnificamente restaurato in seguito alla seconda guerra mondiale, c’è la residenza del Presidente della Repubblica. Sulla colonna scolpita che sostiene il portone neobarocco c’è la statua dell’uccello “turullico”, simbolo nazionale. La Chiesa di Mattia è il vanto di Budapest, costruita nel XIII secolo in stile gotico, ha subito diverse ristrutturazioni e in essa sono stati incoronati numerosi re ungheresi, oggi ospita regolarmente concerti. Un posto magnifico, unico,  ma architettonicamente violato nel 1974 con la costruzione dell'hotel Hilton, un vero peccato. Come distruggere un capolavoro! Il Bastione dei Pescatori è il luogo ideale per ammirare tutta la città di Budapest. L’edificio è stato ricostruito al posto di una fortezza antica e le sette torri simboleggiano i sette capitribù. Al centro della corte del Bastione si trova la statua del re e santo Stefano.

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La Piazza della Porta di Vienna si trova nella parte alta del Quartiere del Castello ed era la piazza dell’antico mercato. Il portone, ornato da atlanti, putti e stemmi è il simbolo della riconquista cristiana di Buda del 1686. In un giardino vicino sorge il monumento realizzato i forme moderne, che commemora il fondatore della dinastia Jagiello , il re di Polonia, Lituania e Ungheria Vladislav II e della regina Edvige Della Chiesa di Santa Maria Maddalena edificata nel XIII secolo come luogo di culto dei cittadini ungheresi ai quali era stato negato l’ accesso alla Chiesa di Mattia, purtroppo sopravvivono oggi il campanile e il portale. La chiesa fu infatti distrutta durante la seconda guerra mondiale, ma conserva ancora molto dell’ originario il fascino anche grazie alla quiete della piazza in cui sorge.

Non possiamo perderci il Labirinto di Budavar, un dedalo di gallerie e grotte sotterranee formatesi circa mezzo milione di anni fa, che accolsero abitanti fin da 10.000 anni prima di Cristo e fece da rifugio durante l’ ultima guerra ma che oggi è un’ attrazione turistica….intrigante! Si tratta di un percorso sotterraneo da effettuare in una situazione di buio e semibuio. Ci sono durante il percorso dei manichini rappresentanti periodi storici passati del castello di Buda e dei ruderi romani sparsi qui e lì, Il tutto accompagnato da musica classica e di opera in sottofondo. Si crea una situazione un po' inquietante ma tutto sommato molto tranquilla. Non proseguiamo verso la zona “Dracula” perché Bianca è un po’ impaurita dal buio e dal fumo (finto). L'importante è coprirsi bene per l'umidità che è abbastanza forte.

Con il bus 27 fino a Batthiany Ter, in attesa del quale ammiriamo l’ imponente Parlamento,  e poi in tram andiamo a Clark Adams Ter e, attraversato il Ponte delle Catene, ci dirigiamo alla Basilica di Santo Stefano il più mirabile degli edifici sacri di Budapest intitolato al primo sovrano del paese. Si scorge da ogni angolo della città e la suggestiva illuminazione notturna la rende ancora più suggestiva. Relativamente recente (costruita tra il 1851 e il 1905) è a croce greca e la sua cupola è alta 96 mt esattamente come il Parlamento altezza voluta dai progettisti per non oscurare la maestosità dell’ edificio sacro. A poca distanza c’ è la fermata della metro Bajcsy-Zsilinszky Ut della linea M1 e decidiamo di servircene per raggiungere Kossuth Ter, la piazza posteriore del Parlamento, anche per vedere questa stazione risalente al 1896 anno dell’ inaugurazione proprio della linea M1. I suoi interni si presentano nello stile tipico dell’ epoca adottato anche da molte altre stazioni della M1 la seconda linea metropolitana più antica d'Europa, dopo quella di Londra.

                                                                      Un breve cenno sui trasporti a Budapest.

I mezzi pubblici a Budapest sono efficienti, veloci, frequenti, sicuri e pure puliti. E con gli abbonamenti giornalieri costano poco. Se un tram per esempio non arriva per 3-4 minuti la gente giá si preoccupa sul perché, cosa sará successo. Proprio perché sono abituati alla loro puntualità! Ci sono 3 linee della metropolitana (una quarta in costruzione), “tram gialli” anche a due carrozze, “filobus rossi” e gli “autobus blu” che arrivano ben oltre la periferia tra le 4 e le 23 circa. In piú esiste anche un servizio notturno abbastanza efficiente. Tutti questi rispettano gli orari di partenza, cioé se un autobus deve partire alle ore 13.23,  nel 95% dei casi non partirá né un minuto prima né uno dopo. Per i pensionati sopra i 65 anni il trasporto pubblico é gratuito! Sopra i 62 anni avete il diritto allo sconto del 50% in quasi tutti i musei pubblici. In pochi paesi si ha un servizio simile!

Fermiamo a Kossuth Ter piazza ricostruita nel 2014 e diventata isola pedonale  piena di numerosi monumenti dedicati agli eroi nazionali e su di essa affacciano due splendidi edifici   il Museo Etnografico e il Ministero dell'Agricoltura. Il monumento a István Tisza: che era un politico ungherese, ucciso nel 1918 durante la Rivoluzione Aster da un gruppo di soldati che lo accusavano di non aver impedito la prima guerra mondiale. Il monumento a Kossuth, leader della rivoluzione del 1848 contro l’Austria, si trovava prima  davanti al Parlamento. Il monumento in epoca comunista fu  sostituito con quello in cui  Kossuth guardava  verso un brillante avvenire a braccio teso. Ma nel 2012 si è deciso di rifarlo come da originale con un gruppo marmoreo  rappresentante i membri del primo governo parlamentare ungherese: Lajos Kossuth (al centro), Pál Esterházy, Gábor Klauzál, József Eötvös, István Széchenyi, il primo ministro Lajos Batthyány, Bertalan Szemere, Ferenc Deák e Lázár Mészáros.

Su una altissima antenna al centro della piazza sventola il vessillo tricolore ungherese ed intorno ad esso guardie armate montano il servizio d’ onore scambiandosi posizione ogni 15 minuti.

Sempre in metro fermiamo a Vorosmarty Ter piazza  frequentatissima e isola pedonale,  piena di bar e caffè con tavoli all'aperto. Dalla piazza ci spostiamo in  Vaci Utca, che parte proprio da li,  la lunga via pedonale della città probabilmente la più famosa via di Budapest. Un'isola pedonale frequentatissima durante tutte le ore del giorno, dove troviamo boutique di tutti i marchi di moda più famosi del momento, oltre a bar, ristoranti e numerosi hotel, ma anche negozi di souvenir e pittoreschi artisti di strada. E' il centro nevralgico dello shopping di Budapest, ed uno snodo preferenziale considerata la sua notevole vicinanza tanto alle rive del Danubio quanto alle principali attrattive della città. Acquistiamo i nostri souvenirs e lungo la strada vediamo una gelateria siciliana. I gestori sono appunto siciliani e ci parlano di Budapest e del loro lavoro in questa città che trovano estremamente accogliente. Per inciso, il gelato è ottimo! Alla fine della strada osserviamo un ristorantino che ci sembra molto accogliente il  “Paparazzi” anche per il nome che ci ricorda l’ Italia. Consigliati dal gestore che parla ottimo italiano  abbiamo assaggiato i cibi più popolari ungheresi come per esempio il lángos, una specie di pasta lievitata e fritta, mangiata con panna acida e la hurka, che è fatta di carne di maiale insaporita con fegato.

Domani si torna in Italia, aereo per Napoli alle 12:10.

Budapest é una bellissima cittá, con dei luoghi turistici favolosi, con uno stile di  vita civile e         organizzato, quindi è più che giusto che la gente venga qui anche per questo!

VIDEO

                                                         Che dire di questo viaggio?

Volendo stilare una classifica mettiamo Praga al primo posto per la sua eleganza seguita da Budapest per il suo aspetto scenografico e Vienna all’ ultimo posto in quanto l’ abbiamo trovata eccezionalmente “storica” ma la sua fredda e rigida monumentalità (opinioni personali n.d.r.) ci ha un po’ disorientati.

 T R I P F A C T O R       

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