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           GIORDANIA 

              CUORE ARABO MA CERVELLO INGLESE.

aprile-maggio  2018

Cuore arabo ma cervello inglese, tutto dovuto a Re Hussein che ha trasformato una terra  di sassi e di sabbia in un paese in equilibrio tra occidente e mondo arabo stabile ed affidabile.  Formata per il 90% da zone aride, un solo fiume, il Giordano, una costa sul mare di soli 25 km, foreste che occupano solo l’ 1% del territorio, niente “oro nero”, circondata da nazioni in costante assetto belligerante, la Giordania è un vero miracolo di sopravvivenza! La sua storia però è pregna di testimonianze dal paleolitico al periodo ellenistico, romano, bizantino, da quello degli Omayyadi a quello dei Mamelucchi, dal dominio ottomano fino ai giorni nostri. La Giordania è tutta da scoprire!

ITINERARIO:

Amman-Jerash(Gerasa)-Ajlun-Madaba-Monte Nebo-Kerak-Petra-Wadi Rum-Aqaba-Mar Morto

Unknown Track - Unknown Artist
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29 aprile

Abbiamo scelto per questo viaggio il tour operator Boscolo che gode di molta stima. La nostra guida è Maher coadiuvato da Evelina.

Il nostro viaggio inizia con un volo da Napoli per Roma poi su un aereo della Royal Jordanian atterriamo ad Amman, l’ antica Philadelphia romana, e col pullman della Boscolo raggiungiamo l’ albergo, l’ Hirar Hotel, veramente ottimo, e a noi, come spesso accade, viene assegnata una suite…

Cena abbondante, senza birra né vino purtroppo rigorosamente vietati in Giordania, e briefing con la guida che ci informa sul programma dell’ indomani, quindi a nanna.

JERASH-AJLUN

30 aprile

Jerash (Gerasa)

Jerash nel passato

Il sito esisteva già in epoca neolitica e Il primo insediamento di una certa importanza avvenne ad opera dei Greci dopo la conquista operata da Alessandro Magno; tuttavia Gerasa divenne veramente importante solo con l'avvento dei Romani a seguito della conquista della regione operata da Pompeo, nel 64 a.C

Gerasa fece parte di un sodalizio commerciale e militare assieme ad altre nove città denominato Decapolis e nel I secolo d.C., la città  assunse il classico aspetto e lo schema urbanistico dell'epoca romana : una strada colonnata principale in direzione nord-sud (cardo massimo) intersecata da due strade orientate in direzione est-ovest (decumani).

 

Dopo che l'imperatore Traiano, nel 106, aveva annesso il regno nabateo, Gerasa incrementò le sue ricchezze e molti edifici furono sostituiti da altri ancora più imponenti. L'opera continuò anche durante il governo di Adriano che, nel 129, visitò la città, ed in suo onore a sud della città venne edificato un Arco di trionfo.. Nel 130, la città era abitata da circa 20.000 abitanti. 

Prima di entrare nel sito passiamo per un bazar zeppo di gente e venditori di souvenir vari e con somma sorpresa beviamo un buon caffè fatto all’ italiana!

Incrociamo un ragazzo arabo alto ben 2.10 mt che ci saluta in italiano!

Ecco i monumenti :

ARCO DI ADRIANO

Conosciuto anche come “arco di trionfo”, venne costruito in pietra color ocra, con raffinate decorazioni, nel 129 d.C. per onorare l’ arrivo dell’ imperatore Adriano.

IPPODROMO

La struttura più grande di Gerasa (245 mt per 51 mt) che poteva ospitare ben 15000 spettatori.

CHIESA DEL VESCOVO MARIANO

Di fronte all’ ippodromo, caratteristica per il suo mosaico monumentale con svastiche.

PORTA SUD

Era l’ ingresso per chi proveniva da Philadelphia (odierna Amman). Sulla pavimentazione a sinistra si notano ancora i solchi lasciati dai carri.

TEMPIO DI ZEUS

Uno dei monumenti più importanti eretto tra il 162 e il 163 d.C su un  tempio preesistente del I sec a.C. , sorge su un’ altura. Sulla terrazza a cui si accede attraverso un scala monumentale, si trovano i resti di un altare appartenente probabilmente al tempio precedente.

TEATRO SUD

Il più grande, costruito tra il 90 e il 91 d. C. Sulle 32 file di gradini, alcuni dei quali con incise lettere greche per facilitare la prenotazione, sedevano 3500 spettatori che potevano godere di un’ acustica eccezionale!

LA PIAZZA OVALE

Il Foro, vasta piazza ovoidale circondata da colonne ioniche, la pavimentazione in pietra calcarea e con al centro un podio colonnato.

MUSEO ARCHEOLOGICO

Accoglie resti di colonne, ceramiche, mosaici e oggetti vari.

IL MACELLUM

Il mercato in cui venivano convogliate le merci destinate alla vendita: si trattava di un mercato specializzato nella vendita al dettaglio di carne e di pesce.

IL TETRAPILO SUD

L’ incrocio del Cardo con il decumano sud costruito nel I sec. Quattro massicce basi quadrate sormontate da quattro colonne in granito.

LA CATTEDRALE

Probabilmente edificata nel 365 versa in cattivo stato di conservazione ma si riesce ancora ad individuare la pianta basilicale a tre navate e abside.

IL NINFEO

Monumentale fontana costruita nel 191 consacrata alle divinità delle fonti coronato da una semicupola, da cui cascava l'acqua che si raccoglieva in una grande piscina, da cui defluiva nella strada sottostante attraverso le teste di sette leoni. Sul davanti una grande vasca in granito rosa del periodo romano-bizantino.

I PROPILEI DEL TEMPIO DI ARTEMIDE

Monumentale scalinata formata da sette rampe di sette scalini ognuna che conduce al temenos del tempio di Artemide.

IL TEMPIO DI ARTEMIDE

Il monumento più famoso di Gerasa caratterizzato da raffinate colonne corinzie di cui alcune, per la perfetta giunzione dei rocchi, oscillano in modo impercettibile. Erano pertanto antisismiche!

La guida ci dimostra con un cucchiaio inserito in una  giuntura lo straordinario effetto.

CHIESA DEI  S.S. COSMA E DAMIANO

Un complesso formato da quattro colonne e un massiccio muro esterno. Consacrata nel 533 in memoria di due fratelli gemelli, entrambi medici, che avevano dedicato la propria vita alla cura dei poveri e dei bisognosi e che furono martirizzati durante il regno di Diocleziano, la chiesa possiede i mosaici meglio conservati di Jerash. Osservandoli dal muro di sostegno potrete distinguere chiaramente figure di animali, motivi geometrici e simboli medici.

IL TETRAPILO NORD

Modesta costruzione del II sec commissionata da Claudio Severo e dedicata alla moglie Giulia Domna, ornata da quattro pilastri collegati da archi e decorata da nicchie.

CARDO MAXIMUS

Strada colonnata principale in direzione nord-sud (cardo massimo) intersecata da due strade orientate in direzione est-ovest (decumani).

TEATRO NORD

Era l’ odeon della città costruito nel 164-165 e conteneva  2000 spettatori. Ogni fila dei sedili era dedicato ad una divinità e ogni posto è numerato o intitolato con il nome di una tribù. Ci accoglie un duo cornamusa/tamburo. Eredità inglese…. La musica è Fra Martino campanaro….strano….

                                                        Immortalo Bianca vicino allo “zampognaro” giordano!

FOTO VARIE

Concludiamo la visita ed andiamo a pranzo in un caratteristico ristorante con tante fontane. Un ambiente fresco dopo tanto caldo!

Ovviamente specialità giordane!

TAPPA ad AJLUN (CASTELLO)

Una strada panoramica ci porta al  Qalat (castello) di Ajlun uno dei migliori esempi di architettura militare araba. Sorge su una montagna alta 1250 mt da cui la vista spazia dalla valle del Giordano fino alle alture di Galilea.

Fu fatto costruire da Izz ad-Din Osama, uno dei generali di Saladino nel 1184 per controllare le miniere di ferro locali e scongiurare l’invasione da parte dei franchi, come venivano chiamati allora i crociati. Poi, per secoli, ha sorvegliato le principali vie carovaniere che conducevano alla Valle del Giordano e collegavano il Mediterraneo con il Mar Rosso. Tra le caratteristiche principali del castello di Ajlun: il fossato, il ponte levatoio all’ingresso principale, un cancello fortificato, una torre esposta a sud e 4 altre torri lungo tutto il perimetro.

Nel 1260 i mongoli distrussero parzialmente la fortezza poi ricostruita parzialmente in epoca mamelucca.

Attraversiamo il fossato anticamente dotato di ponte levatoio oggi sostituito da una passerella che conduce all’ ingresso e poi ad un ampio corridoio  munito di feritoie fino a raggiungere la seconda porta del XIII sec. Più avanti un altissimo pozzo di luce mostra i vari livelli di fortificazioni creati per organizzare la difesa in caso di sfondamento delle prime porte. Il castello nasconde un labirinto di passaggi coperti, scale a chiocciola, lunghe rampe, stanze adibite a sale da pranzo, camere da letto e scuderie. Ma anche aree private destinate ai signori del castello (dotate di una piccola vasca in pietra e finestre con feritoie)

Abbandonato agli inizi del XIII sec fu riscoperto nel 1812 da Johann Ludwig Burckhardt, l’esploratore svizzero a cui si deve la riscoperta della città di Petra, nel suo viaggio verso la terra dei nabatei.

Si torna in albergo per la cena, domani ci aspetta la visita alla Cittadella che faremo da soli, avendo rinunciato all’ escursione  a Betania o ai castelli nel deserto che non ci interessano molto in verità.

 T R I P F A C T O R       

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