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Per molti stranieri l’Andalusia è la Spagna e la Spagna è l’Andalusia, terra di gitani e toreri, di sole e flamenco, di città d’arte e paesini senza tempo, abitati da gente dalle usanze esotiche...Tutti questi luoghi comuni hanno contribuito a creare un’immagine dell’Andalusia ben lontana dalla realtà. Che è quella di una terra molto complessa, dalla storia antichissima, che fu crogiolo della civiltà più avanzate del mondo antico, crocevia di distinte culture e anche, per quanto sembri paradossale, terra di emigranti, di gente costretta a cercare altrove i propri mezzi di sussistenza. Da molto tempo sognavamo di fare un viaggio in Andalusia, una terra affascinante, la terra del sole e della luce e già in inverno mi sono messo al lavoro per organizzarlo. L’Andalusia rappresenta la propaggine più meridionale dell’Europa: dalla costa affacciata sul Mediterraneo si vedono già le montagne del Marocco. Il continente africano si trova proprio a un passo, e nello Stretto di Gibilterra dove faremo tappa, questa distanza si riduce a soli 14 km. 

5a tappa Cadice

Si tratta probabilmente della più antica città fondata nell'occidente dell'area mediterranea dai Fenici nel XI secolo a.C., anche se oggi si fa risalire ufficialmente la sua nascita alla fine dell'VIII secolo a.C. poi passata sotto il dominio arabo ed ha sempre rivestito un ruolo importante nella storia della regione. Oggi è un centro portuale sia turistico (da qui partono i traghetti per le Canarie), sia mercantile che di passaggio (vicino Cadice partono i principali traghetti per Ceuta e Melilla, in territorio africano).Il suo litorale si distende sulla linea della Costa della Luz, con spiagge cittadine e arenili quasi incontaminati.

19 maggio

Partiamo alle 9:45 con un treno RENFE dalla stazione ferroviaria di Santa Justa a Siviglia situata nel viale  Kansas City, vicino al centro, costruita in occasione dell'Esposizione Universale di Siviglia nel 1992 e che ha segnato un prima e un dopo nella storia della città.  Dopo circa 2 ore e 30 arriviamo alla stazione dei treni di Cadice che fa angolo tra Plaza Sevilla e Avenida Via Augusta Julia in piena zona portuale. Ed è proprio la vista sul porto che ci fa capire come Cadice sia tanto legata al mare essendo protesa come un  grande molo sull’ oceano. Il nostro hotel, il Patagonia Sur è una struttura a 3 stelle (a mio avviso con un numero maggiore di camere meriterebbe la 4a) in Calle Cobos a soli 10 minuti dal centro. Aperto dal 2009, è certamente un hotel elegante e apprezziamo molto la sua architettura in stile molto moderno e funzionale. Dopo aver lasciato i bagagli in attesa del check-in, che avviene alle 14, andiamo come al solito all’ ufficio turistico.

Il Tourist Reception Centre moderno e funzionale e con una struttura decisamente e piacevolmente Art Nouveau, è situato sul Paseo de Canalejas, uno dei più noti spazi aperti della città, situata proprio di fronte al porto di Cadice e a pochi metri da Plaza de San Juan de Dios e dall’ Ayuntamento. (Municipio). Anche stavolta optiamo per il bus con la formula Hop On-Hop Off e facciamo un primo giro completo, assistiti dalla spiegazione che ci arriva negli auricolari fornitici, per avere una vista d’ insieme della città. Io intanto segno sulla cartina i punti interessanti da visitare. 

Dall’ Avenida del Puerto si arriva a Plaza de Espana, si torna indietro passando per Plaza de la Constitucion e si prosegue sul lungomare costeggiando spiagge stupende: 


La Playa de Santa María del Mar o Playita de las Mujeres è una piccola spiaggia di Cadice, situata tra La Playa de Victoria e La Playa de la Caleta. Offre delle splendide viste del vecchio distretto di Cadice.


La Playa de la Victoria, la più visitata dai turisti e dei cittadini di Cadice. La sua lunghezza è di circa 3 km, l'assenza di rocce la rende ideale come luogo per le famiglie.​

Tornando indietro il bus ripassa per Plaza de la Constitucion percorrendo l’ Avenida del Sur dove le case color pastello affiancano vecchia Cattedrale di Santa Cruz ed alla fine della strada vediamo il Castillo di San Sebastian situato alla fine di un istmo che parte dalla famosa Playa de la Caleta. Si prosegue costeggiando il Parque Genovès pieno di alberi, il famoso albergo albergo Parador e l’ ECCO (Espacio De Creacion Conteporanea). Più avanti c’ è il Baluarte de la Candelaria e l’ Alameda Apodaca, bellissimo giardino. Oltrepassiamo la zona del porto per arrivare in Plaza de Sevilla e proseguendo in vista della Corte Inglès (Immenso Centro commerciale) e dell’ avveniristico ponte della  "Costituzione del 1812". Siamo alla fine del giro che è durato più di un’ ora! Uno spuntino in un bar-tapas nella zona porto e poi in albergo. Avendo solo il pomeriggio disponibile, lo dedichiamo alla visita del centro della città mentre domani andremo nei luoghi che ho appuntato sulla mia cartina durante il percorso in bus.

CENTRO ANTICO

La Plaza de San Juan de Dios di Cadice è anche conosciuta come la Plaza del Ayuntamiento dato che è dove si trova il quartier generale storico della città. Al numero 11 troviamo la Casa de los Pazos de Miranda bell’ esempio dell'architettura neoclassica a Cadice. La piazza ha cambiato nome diverse volte. Nel XVI secolo era chiamata Plaza de la Corredera e nei secoli successivi la piazza reale o Plaza de Armas. Vi si trovava un mercato che ha funzionato fino alla seconda metà del XIX secolo. E' considerata la prima piazza della città di Cadice e, grazie all'ultima ristrutturazione portata a termine nel 2012, è stata realizzata anche la pedonalizzazione dello spazio pubblico e sono stati aggiunti nuovi elementi decorativi tra cui una bella fontana. Importante è il monumento al politico “gaditano” Sigismundo Moret, riposizionata in questa piazza, dove era già presente quando fu inaugurata nel 1909. Nella vicina Calle Nueva, vivace area di shopping, compriamo il souvenir da portare a casa.

La Cattedrale è maestosa e visto che Cadice è piccola, passarci è quasi d'obbligo. Entrarci non conviene in quanto è in restauro e la sua godibilità è limitata. La piazza antistante è piena di locali ed è sempre affollata di turisti soprattutto giovani e siamo solo maggio, figuriamoci in piena estate con stagione balneare in piena attività!

Ceniamo con ottima frittura di pesce alla Cerveceria el Templete. La prima giornata a Cadice è trascorsa velocemente, domani il seguito.

20 maggio
Una sostanziosa colazione e via alla scoperta di un’ altro aspetto di Cadice. In base all’ itinerario fatto ieri in bus, seguiamo le indicazioni che ho riportato sulla cartina e sempre usando il bus turistico ma seguendo le fermate in modo consecutivo. Sarà divertente salire, arrivare al punto prefissato, effettuare la visita del monumento per poi prendere l’ altro bus che viaggia in senso contrario. Divertente, utile e soprattutto molto meno stancante…

Plaza de Espana
La Plaza de España è un grande e moderno piazza vicino al porto, dominato dal Monumento alla Costituzione del 1812. Questo bel monumento è stato concepito come un grande emiciclo, in cui nella zona centrale si eleva un alto pilastro tipo obelisco e al centro è presente un trono con le insegne della famiglia Borbone che simboleggiano la legittimità di Fernando VII. Dinanzi a questo, vi è una tribuna utilizzata come base dell'obelisco della Costituzione, identificata con la Giustizia. Le due figure equestri di bronzo, che simboleggiano la guerra e la pace e su entrambi i lati del pilastro centrale sono presenti i gruppi scultorei dedicati ai cittadini in marcia verso la guerra e i frutti della pace. Nella zona posteriore, il gruppo è completato dalla figura di Ercole, rappresentante della città di Cadice, insieme con altri elementi iconografici e a iscrizioni.
 

Alameda Apodaca

Elegante giardino in riva al mare dove si può passeggiare all’ombra degli alberi che si affacciano sui sentieri acciottolati, alla ricerca dell’impressionante centenario Ficus del Mora. L ' "Albero della Mora" è uno dei segni di Cadice e ha sempre accompagnato i gaditanos per diverse generazioni. La leggenda racconta che due suore portarono questi alberi via nave dall’ India e che erano destinate a nord della Spagna ma uno di loro si ammalò  e dovette rimanere a Cadice, poi successivamente piantato in città dove produsse radici forti e profonde. In realtà si tratta di due ficus che furono piantati vicino al vecchio Ospedale di Mora al momento della sua costruzione prima del 1903. Oggi hanno circa 114 anni, con perimetri di 9,8 m 10,5 m ciascuno. Di fronte la bella Iglesia del Carmen.  

Baluarte de la Candelaria

Faceva parte del lungomare della baia che proteggeva l'ingresso del porto e la parte anteriore ad ovest della città. Fu costruito nel 1672 con l'intento di proteggere l'ingresso naturale al porto di Cadice e data la sua posizione, ha sofferto continui attacchi dal mare.

Il baluardo si presenta come una proiezione della parete di roccia su cui appoggia. È di pianta irregolare  e le sue pareti sono inclinate per resistere meglio alle onde dell’ oceano. e nella forma in basso mostra una piattaforma come un'onda di rottura. Purtroppo il complesso è chiuso. Nelle vicinanze il famoso albergo albergo Parador e l’ ECCO (Espacio De Creacion Contemporanea) dall’ architettura molto interessante.

Parque Genovés

Meravigliosi giardini con fontane, aiuole, vialetti alberati di cipressi, scorci esotici. È caratterizzato da una molteplice quantità di piante dalla forme strane, a spirali, a ovale, a rettangolo e chi più ne ha più ne metta! Questi particolari alberi sono ai lati di un viale che finisce in una piccola piazzetta dove ci dissetiamo in un bar all'aperto. Nel parco si trova anche un piccolo laghetto, con diversi tipi di animali! Oche, anatre, fanno compagnia a un dinosauro e un alligatore di grandi dimensioni e, logicamente, finti! Questo piccolo tratto d'acqua che si può persino vedere dall'alto grazie ad un ponte di legno con sotto una  bellissima cascatella che sovrasta una caratteristica grotta!

Dal Paseo de Santa Barbara una meravigliosa vista sull’ oceano con un improvvisa massa nuvolosa che compare all’ improvviso e scompare poco dopo. Spettacolare!

Ci addentriamo un poco nell’ interno per vedere il maestoso Gran Teatro Falla dedicato al famoso compositore, in stile neomudejar (movimento artistico e architettonico che iniziò alla fine del secolo XIX a Madrid come nuovo stile storicista si associò specialmente alle costruzioni di carattere festivo, di ozio e piacere).

Castillo de Santa Catilina

Costruito nel 1596 l' imponente castello era costituito da tre fortificazioni. Possiede una pianta stellata con due fronti ben definiti: uno formato da bastioni a pianta triangolare appoggiato sulla spiaggia e l'altro aperto verso la città, dove si trova l'unica porta del recinto, protetta da due bastioni e un fosso, che regolava il livello dell'acqua tramite delle chiuse e un ponte di accesso protetto da un corpo di guardia superiore. All'interno, i diversi padiglioni sono organizzati intorno a una piazza delle armi, porticata sui due fronti, mentre nel terzo si trova la cappella di Santa Catalina, costruita nel 1693. Dai suoi spalti si gode una vista sulla vicina Playa de la Caleta. Oggigiorno, questa fortezza, è stata trasformata in un grande spazio culturale polivalente, in cui sono state incluse le sale espositive temporanee, i laboratori pedagogici per gli studenti, i laboratori artistici e dell'artigianato, inoltre, sulla piazza delle armi del Castello, sono organizzati concerti e attività estive.

Playa de la Caleta

La baia di Playa la Caleta forma un porto naturale e una volta era utilizzato come un porto di pesca. Oggi è area ricreativa e  spiaggia  per gli abitanti di Cadice e i turisti. Nel 1925  al centro della spiaggia fu costruito un delizioso stabilimento balneare, il "Balneario de la Palma" che da poco è stato oggetto di una ristrutturazione.

Castillo de San Sebastián

Sorge su un’ isola sull’ antico insediamento fenicio di Gadir (1100 a.c.) su cui  sorgeva un tempio dedicato al dio Kronos. L’ isola è unita alla terraferma con uno stretto istmo denominato Paseo Fernando Quiñones   importante scrittore del XX secolo la cui statua si trova al primo arco d’ ingresso. La fortezza al suo interno non è nulla di che, anzi abbandono totale con orribili costruzioni, orribile faro, attesa di circa un’ ora per entrare (era in preparazione una manifestazione) nessuna possibilità di accedere alle mura…..Una fregatura! ma la passeggiata dalla terraferma all'isolotto e il panorama che si vede  meritano parecchio!

Cattedrale di Santa Cruz

La vecchia cattedrale di Cadice coi suoi muri di un bianco abbagliante.

Teatro romano

Ancora in fasi di scavo e incastrato tra edifici esistenti. Da riqualificare assolutamente! I vicini resti archeologici, anche se racchiusi in una moderna immensa “teca” di cristallo non ci entusiasma.

Puerta de tierra

Una delle porte di entrata alla città antica. L'aspetto attuale della Puerta de Tierra risponde a diversi periodi e fasi di costruzione, dal momento in cui, nel XVI secolo, la cinta muraria medievale divenne insufficiente per la crescita della città. Al suo posto fu costruito un muro con una porta di accesso, ancora oggi visibile, incorporata in uno dei muri del complesso difensivo attuale. Al centro, la torre bassa, pone l’accento tutto l'insieme sul quale si apre il vano di ingresso, incorniciato da un frontespizio di marmo, del 1756. Per la facciata rivolta verso il centro storico. Sul piazzale centrale, sono stati collocati due obelischi di marmo dedicati a San Servando e San Germán, entrambi patroni di Cadice, realizzati a Genova all'inizio del XVII secolo.

Puente de la "Constitucion del 1812"

Il ponte che collega Cadice e Puerto Real  è uno dei più alti nel mondo e colpisce per le sue dimensioni. Ha una lunghezza di cinque chilometri, di cui 3.092 metri sul mare, per una larghezza è di 36, 8 metri per ospitare due corsie per il traffico stradale e una “piattaforma  “ e un' altezza di 185 metri, che raggiunge i 69 metri dal livello del mare. Ma colpisce anche il suo design con quella selva di stralli di una eleganza architettonica non indifferente.

Abbiamo passata tutta la giornata in giro per Cadice ma grazie all’ uso del bus non siamo del tutto stanchi. Raccogliamo le ultime forze e andiamo a cena in un ristorante consigliatoci dal direttore dell’ albergo: la Taberna Pajaro Pinto,  un tipico ristorante di Cadice in Plaza Tio de la Tiza, una piccola piazza con un fascino speciale, dove gustiamo un ottimo fritto di pesce accompagnato da ottima sangria.

Torniamo in albergo ma sentiamo una musica bandistica provenire dalle parti della Plaza Juan de Dios. Ci precipitiamo ed infatti in Calle Sopranis vediamo sfilare un corteo di fedeli con banda e relativa statua del Beato Frate “Diego Josè de Cadiz” che dalla Chiesa del Beato arriva alla Chiesa di Santo Domingo in occasione  del giubileo dell’ ordine dei Predicadores. Il passo ritmato dei portatori scandito da “mazzieri” e tutta l’ atmosfera che circonda l’ evento ci sorprende. Il giusto commiato da Cadice.

Domani Gibilterra o “Gibraltar” detta all’ inglese.

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