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   Quattro città della Dalmazia:

  Split (Spalato)-Trogir (Traù)--Sibenik (Sebenico)-Dubrovnik (Ragusa)

  maggio-giugno 2017

Atmosfera -
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La Dalmazia è una delle più belle regioni croate e la destinazione turistica più popolare. La regione della Dalmazia è situata nella Croazia meridionale, dalla costa del Mar Adriatico fino al confine con la Bosnia-Erzegovina. Il cuore della Dalmazia è Spalato (Split); ma ci sono anche altre città di grande importanza e bellezza come Zara (Zadar), Trogir, Sebenico (Šibenik), Makarska e Dubrovnik.

Molte località in Dalmazia sono inserite nel patrimonio dell'Unesco, come il palazzo di Diocleziano a Spalato, la pianura a Stari Grad sull'isola di Hvar, la città vecchia di Dubrovnik, il centro storico di Trogir. La Dalmazia è famosa in particolare per la sua affascinante natura, tipicamente mediterranea, i cibi squisiti, i vini rinomati e il clima mite. La Dalmazia non è solo mare e costa, ma anche  storia e testimonianze antiche. Il nostro viaggio vuole soprattutto scoprire le sue ricchezze storiche.

25 maggio

Partiamo da Roma Fiumicino con un volo della Vueling in partenza alle 9.30 diretto a Spalato. Dovendo arrivare all’ aeroporto alle 7:00 abbiamo pernottato a Roma con sveglia alle 4:00 e transfer alle 5:00….

NO COMMENT!

1a tappa: SPLIT (Spalato)

Spalato (Split, 180.000 abitanti) ha il suo centro lungo il porto, nella parte meridionale della città; tutta la parte occidentale, è occupata dal bosco Park Suma Marjan, mentre il porto commerciale e militare sono  situati nella zona settentrionale. Conosciuta già al tempo  di Diocleziano, grazie alla  costruzione dell’omonimo palazzo, la città divenne luogo di villeggiatura dei nobili e dei sovrani romani. Nel passare dei secoli, la città cadde sotto la giurisdizione di numerose potenze, come Venezia e gli Austriaci, si dovette difendere dai Turchi, fino alla metà del XX secolo, quando si affermò come città industriale, e quindi ebbe una certa autonomia.

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Arriviamo a Spalato alle 10:45 attesi dall’ autista dell’ auto prenotata dall’ Italia  che ci ha pazientemente atteso in quanto le formalità dell’ aeroporto si sono dilungate un po’ troppo! Arriviamo all’ appartamentino o apartamani come viene chiamato qui che si rivela veramente delizioso. Piano terra, quindi comodissimo, e arredato con molto gusto. La proprietaria Marina si rivela una persona deliziosa e disponibile. Sistemazione bagagli, doccia e subito in giro. Prima di tutto all’ ufficio turistico per informarci sulla città e ci addentriamo nel centro storico.  Le sue viuzze piene di bar, empori e con un brusio ininterrotto, lo rendono vivace e pittoresco. Gradita sorpresa un’ orchestra di bambini che si esibisce per il piacere dei turisti ma anche per la gente del posto. Incontriamo anche una caratteristica fontana a cascata.

Sfociamo in Piazza della Repubblica situata a ovest del lungomare. Simile alla Piazza di San Marco a Venezia, da tre lati è chiusa da palazzi neorinascimentali con portici ai quali deve appunto il suo nome croato di Prokurative, comunemente usato. La piazza è aperta solamente verso sud, offrendo una bellissima vista sul porto.

Arriviamo fino al molo e vediamo arrivare un imbarcazione tipo “caravella” che svolge giri turistici lungo la costa e fino alle isole vicine. E’ ora di cena e ci fermiamo ad un ristorante dove consumiamo un’ ottima bistecca e saggiamo la ottima birra croata Karlovacko, non per niente c’ è un karl nel nome! .

Poi passeggiamo sul lungomare ossia sulla  famosa “Riva” che ha iniziato ad assumere le sue sembianze attuali due secoli fa, ai tempi dell’occupazione napoleonica, quando il maresciallo Marmont governava la Dalmazia. Oggi il lungomare  è diventato il “salotto della città”, il più noto ed il più importante spazio pubblico della città ed offre una spettacolare scenografia che offre la facciata meridionale del Palazzo di Diocleziano e le case costruite nei secoli posteriori nel suo lato occidentale ma anche sul palazzo…ahimè !.  La Riva oggi è un paradiso pedonale pieno di bar e ristoranti, da sempre palcoscenico della vita cittadina dove hanno luogo diversi eventi culturali, feste cittadine (come lo sfrenato Carnevale), festeggiamenti sportivi ma anche raduni di massa a sfondo politico. Splendida di giorno, al calar del sole si trasforma in regina della notte.

ON THE ROAD

Torniamo all’ hotel, pardon a casa, risalendo via Marmontova dal nome del maresciallo di Napoleone, Marmont, che meritò di vedersi dedicata la più bella via cittadina per il contributo che aveva dato all’urbanizzazione delle città dalmate. Gli spalatini gli dedicarono la. Ospita il primo cinematografo della città, il Karaman. Vi si trova, inoltre, il mercato del pesce, una delle poche al mondo priva delle mosche grazie all’odore di zolfo proveniente dalle vicine terme con acque sulfuree. In questa via si trovano anche due bellissimi palazzi secessionisti. Siamo arrivati a casa….meritato riposo!

 

26 maggio

Oggi abbiamo in programma la visita di Trogir.

Ci avviamo al porto percorrendo via Marmontova e arriviamo all' estremità occidentale della Riva, nella piazza dove ci sono la Chiesa e il Convento di San Francesco, eretti nella località paleocristiana accanto alla tomba e chiesetta di San Felice, martire dei tempi di Diocleziano. Nel XIII secolo la chiesa diviene la dimora dei frati minori di San Francesco. La chiesa conserva alcuni oggetti di grande valore tra cui il crocifisso gotico dell'inizio del XV secolo, opera del pittore Blaž Juraj Trogiranin, e il sarcofago con rappresentazione del Passaggio del Mar Rosso risalente al periodo romano. Accanto alla chiesa è ubicato il Convento dei Francescani con il bellissimo chiostro del XIII secolo e una ricca biblioteca che raccoglie circa 3000 pezzi tra cui alcuni risalenti al XVI secolo. La chiesa ed il convento ospitano i sepolcri di illustri spalatini quali Marko Marulić, padre della letteratura croata, e Ante Trumbić, uno dei maggiori politici croati, il cui sarcofago è opera del famoso scultore Ivan Meštrović.

Percorriamo il lungomare fino al molo dove prenderemo la barca della “Bura Line” che in meno di un’ ora ci porterà a Trogir. Allo stesso molo dove peraltro c’è l’edificio della Capitaneria di Porto, è attraccata la “pseudocaravella” che abbiamo visto ieri! Lungo il cammino vediamo attraccati gommoni che porteranno bagnanti sulle isole vicine e stands di artigiani che fabbricano ombrelli variopinti.

Partiamo da Spalato, la navigazione ed il paesaggio sono molto piacevoli. Una sosta a Slatine  un piccolo villaggio turistico di pescatori, situato sulla parte nord-est della isola di Čiovo, a soli 8 km da Trogir.

2a tappa: TROGIR

Trogir (Traù), uno dei gioielli della costa Dalmata, è una piccola città situata 20 km ad ovest della città di Spalato, posta su un isolotto separato da un ponte dalla terraferma e da un altro dall’ isola di Clovo. Fondata dai greci col nome di Tragyrion (Isola delle capre) a cavallo tra quarto e terzo secolo, nel primo secolo d.C. diviene comune romano col nome di Tragurium Civium Romanorum unito a Salona.

Dopo la caduta dell'impero romano nel V secolo diviene un comune autonomo e nel sesto secolo vi si stabilirono i Croati che cominciarono lo sviluppo culturale.

Dall 1997 è Patrimonio mondiale dell’ UNESCO.

Arrivati a Trogir percorriamo il ponte e entriamo in città dalla Porta Marina.

Percorrendo caratteristiche viuzze arriviamo alla Piazza della Loggia e della torre dell’ Orologio (piazza Giovanni Paolo II). Una gradita sorpresa: davanti all’ edificio del Comune distribuiscono piatti di spezzatino di carne e di risotto con frutti di mare! Che fortuna! Infatti avevamo fame!

Ci manca la musica? Ma no, sulla Loggia cantori croati si esibiscono in cori a “cappella”. Mi sembrano cori alpini ma….scopro che è musica tradizionale del luogo, la klapa, una forma vocale armonicamente complessa, dalle cinque alle dieci voci, cantata prevalentemente da voci maschili.

Visita alla Cattedrale di San Lorenzo, costruita nel XII secolo e più volte rimaneggiata, è un misto di stili romanico, gotico, rinascimentale e barocco. E' una basilica a tre navate con vestibolo sopra il quale si trova il campanile che è l'edificio più alto e caratteristico di Trogir. Si tratta di una torre alta quarantasette metri costruita in tre stili diversi nel corso di quasi quattro secoli. Il portale del tredicesimo secolo è opera di Radovan. Ai lati del portale campeggiano le statue di due leoni (simbolo di Venezia) e, sopra di esse, le figure di Adamo ed Eva, primo esempio di nudo nella scultura dalmata. In fondo al portico si nota un'altra pregevole struttura scultorea, il battistero, realizzato nel 1464 da Andrija Aleši.

Interessante è anche il tesoro della cattedrale, che conserva un trittico in avorio e diversi manoscritti miniati di epoca medievale. La  bellissima Cappella del Beato Giovanni Orsini del XV secolo è un capolavoro del rinascimento europeo.

Non ci facciamo mancare la salita sul campanile tra il suono assordante della campana. E se non bastasse gli ultimi scali della scala in ferro sono di una certa pericolosità nel salirle….Arrivati in cima, la campana smette….per fortuna!

Scendiamo dalla torre e andiamo ancora in giro per scoprire angoli caratteristici come il palazzo Cippico, il monastero e la Chiesa di San Domenico con vicino la statua di Agostino Casotti, noto anche come Agostino di Traù (in croato: Augustin Kažotić), fu un religioso dalmata appartenente all'ordine domenicano; divenne vescovo di Zagabria e quindi di Lucera; è venerato come beato dalla Chiesa cattolica. Ultima la Fortezza Kamerlengo, costruita a cavallo tra i secoli XIV e XV nella parte occidentale dell'isola, a rafforzamento delle difese della città nel quindicesimo secolo dai veneziani come base navale in questa parte dell'Adriatico. Nel XIV secolo i Genovesi avevano costruito una torre a nove lati quale base della loro flotta sull'Adriatico. Subito dopo l'occupazione di Trogir nel 1420, i Veneziani ampliarono la torre trasformandola nella poderosa fortezza  che porta tutt'oggi i segni delle varie tappe di costruzione. Il suo nome deriva dal funzionario di Stato, il camerlengo, "camerarius", incaricato degli affari economico - finanziari.

Una passeggiata sul lungomare e poi di nuovo in barca torniamo a Spalato.

Una capatina a Brace Radic questa piazza, forse la più bella della città, ai cittadini di Spalato è più familiare sotto il suo nome non ufficiale Trg Braće Radić (piazza dei fratelli Radić) ma “della frutta”. Il suo nome "familiare" deriva dal fatto che era una volta sede del mercato vivace e colorato dove le donne dei villaggi circostanti venivano a vendere i loro frutti. Ci sono diversi punti di riferimento che decorano questa non così grande piazza fiorente con la vita cittadina nei bar, ristoranti e negozi esclusivi. Il più grande è certamente la torre ottagonale veneziana (torre della marina), il resto dell'ex fortezza, costruita nel XV secolo per la difesa della città. Di fronte alla torre è un magnifico palazzo della vecchia famiglia Milesi del XVII secolo con una spettacolare facciata barocca, uno dei migliori esempi di questo stile in tutta la Dalmazia. Proprio davanti ad esso sorge il monumento al padre della letteratura croata, il cittadino di Spalato Marko Marulić, uno dei più importanti filosofi e intellettuali del XV secolo. L'autore del monumento, così come di molti altri in città, è Ivan Meštrović. Ceniamo in anticipo per poi passeggiare lungo la Riva che al crepuscolo è ancora più attraente. 

27 maggio

Entriamo nel Palazzo di Diocleziano dalla Porta Aurea dove vi è la statua di Gregorio di Nin o Nona (in croato: Grgur Ninski) che era un vescovo croato nel X secolo. Il motivo per cui questa statua è più famosa è il suo alluce sinistro che si dice porti fortuna se si tocca. Dal tanto toccare è diventato tanto lucido fino a brillare.

La cattedrale di San Doimo

In origine era il mausoleo dell’ imperatore Diocleziano. Nella metà del VII secolo il mausoleo dell'imperatore, persecutore dei cristiani, divenne cattedrale nella quale i posti d'onore furono riservati agli altari con le reliquie di San Doimo e Sant'Anastasio, martiri giustiziati nella vicina Salona. La struttura è considerata la più antica cattedrale cattolica al mondo che non ha avuto sostanziali trasformazioni nel tempo a parte la costruzione del campanile romanico (XIII-XIV sec.) alto 57 mt. e l’ aggiunta del coro ligneo duecentesco. Nella sacrestia, ora museo della cattedrale, sono conservate molte ed importanti opere d’ arte come, oggetti liturgici in oro e argento, antichi manoscritti, icone medievali e paramenti sacri.

Una volta entrati nello stretto cunicolo, ci ritroviamo all’interno dove vi sono vari spazi e delle grosse pietre ammassate  con un pozzo centrale e proseguendo troviamo la statua di Santa Lucia. La cripta è dedicata proprio a Santa Lucia di Syracuse protettrice dei ciechi.

Il vicino Tempio di Giove, definito “uno dei più bei monumenti d’Europa” dall’archeologo Robert Adam, è un tempio a forma rettangolare, originariamente dedicato al culto di Giove e successivamente trasformato in battistero. In origine aveva un portico sorretto da colonne, di cui oggi ne rimane soltanto una. All’esterno è posta una sfinge di granito che fu portata dall’Egitto in epoca antica; splendida anche la statua di San Giovanni Battista nell’ interno realizzata da Ivan Meštrović, il più grande scultore croato del Novecento.

Un veloce spuntino e riprendiamo il nostro tour.

                                  IL PALAZZO DI DIOCLEZIANO  

Affacciato sul porto, è un magnifico esempio di architettura romana. Sebbene abbia subito numerose modifiche nel corso del tempo, ha conservato il fascino antico ed è ancora ben conservato. Il palazzo di Diocleziano è più simile a una piccola cittadella costituita da due strade che si incrociano, formando quattro zone separate. La sua funzione originaria era un misto di residenza imperiale e fortezza militare; oggi all’interno del palazzo si possono contare più di 200 edifici, molti dei quali abitati o adibiti a negozi, bar o ristoranti. Costruito con la splendida pietra bianca di Brac ed altri marmi pregiati, che creano un suggestivo contrasto con il blu del mare sullo sfondo, il palazzo  è un labirinto in cui è un piacere perdersi, esplorando ogni angolo e scorcio.

Il Palazzo è lungo 215 mt. e largo 180 mt.

Il peristilio misura 35 mt. per 13 mt.

La superficie del palazzo misura 31000 mq.

L e mura sono alte 26 mt.

Al punto di incontro tra la cinta muraria e gli assi viari principali si aprivano le quattro porte, affiancate da torri a base ottagonale: la Porta Aurea a Nord, la Porta Argentea a Est, la Porta Ferrea a Ovest e la Porta Aenea o Bronzea a Sud, verso il mare.

Circa 3000 persone vivono attualmente all’interno del palazzo.

Imboccando le scale che vi si aprono  al disotto, raggiungiamo i sotterranei, le cosiddette “cantine di Diocleziano”, che erano ambienti di supporto per gli appartamenti del piano superiore destinati all'abitazione dell'imperatore. Le “cantine” perfettamente conservatesi, sono oggi di fondamentale interesse perchè ci informano su come dovessero essere i piani superiori, oggi distrutti o stravolti dalle ristrutturazioni. Oggi in questi ambienti trovano posto innumerevoli bancarelle che vendono di tutto, souvenirs a volontà ma anche oggetti di un certo pregio. In alcune camere si conservano reperti che gli scavi hanno restituito, come un frantoio medievale, un sarcofago quasi intatto con dedica, una trave di legno attribuita all'epoca della costruzione del palazzo e una lastra decorata. In questi ambienti sono state girate molte scene della famosa serie Game of Thrones.

Torniamo nel peristilio che è un brulicare di persone e di “Centurioni” che come al Colosseo a Roma si lasciano fotografare dai turisti.

Il campanile della cattedrale (57m) è la più originale costruzione dalmata medievale, iniziata nel XIII secolo. A cavallo tra il XIX ed il XX secolo il campanile fu completamente restaurato e alquanto modificato. Vale la pena salire la scalinata che porta in cima al campanile per godere il bellissimo panorama di tutta la città.

Non manca la salita al campanile da cui si gode una splendida vista.

Torniamo a casa per riposare!

Prima di cena ci rechiamo in Piazza del Popolo centro degli affari della città nel XV sec. Dove vi sono edifici di pregio come il Palazzo Cambi in gotico veneziano e il rinascimentale Palazzo Comunale eretto nella prima metà del XV sec. Con una loggia a tre archi al piano terreno una bella trifora al piano superiore. Sullo sfondo la Porta Ferrea e il campanile della Chiesa della Madonna del Campanile il più antico della città (1081). Ancor oggi saluta la sua città con le campane dell'orologio rinascimentale.

Dopo cena non ci perdiamo la serata al Peristilio Per gli abitanti di Spalato il peristilio del palazzo di Diocleziano è il centro di Spalato e del mondo. È la piazza centrale del palazzo e situata tre gradini più in basso rispetto alle vie circostanti. Per la sua bellezza e per la buona acustica, caratteristica piuttosto insolita per un luogo all’aperto, il peristilio è usato come palcoscenico per rappresentazioni teatrali di opere antiche o concerti di musica classica e lirica. Assistiamo ad una esibizione di un musicista che intrattiene i visitatori notturni, tra cui noi.

Tornando a casa percorrendo il lungomare Riva ci imbattiamo in un’ altra esibizione musicale ma stavolta rock comprese agitate ragazzine tra il pubblico con strani costumi. Mah!

28 maggio

Oggi partiremo per Sebenico alle 16:00  ma vogliamo passare la mattinata gironzolando e sul lungomare.

Proprio sul lungomare notiamo una locandina che propone un tour “semi-sommerso” in un “semi-sommergibile”. Perché no! Ci prenotiamo e ci imbarchiamo su una stana imbarcazione color arancio che somiglia vagamente ad un sommergibile. Salpiamo e veniamo portati lungo la costa al punto della semi-immersione. In verità la vista non è un granchè in quanto non si scende in profondità ma almeno la vista della costa quando eravamo in coperta non era da disprezzare. E’ più un’ attrazione per bambini ma noi in fondo lo siamo ancora!

Pranzo, ritorno a casa, preparazione delle valigie e con un microtaxi elettrico arriviamo al terminal dei bus. Alle 16 in punto con un bus della Cazmatrans partiamo per Sebenico dove arriviamo alle 17:35. Il nostro hotel, il Jadran, è ad appena 200° mt. dal terminal.

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