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           GIORDANIA 

              CUORE ARABO MA CERVELLO INGLESE.

aprile-maggio  2018

Cuore arabo ma cervello inglese, tutto dovuto a Re Hussein che ha trasformato una terra  di sassi e di sabbia in un paese in equilibrio tra occidente e mondo arabo stabile ed affidabile.  Formata per il 90% da zone aride, un solo fiume, il Giordano, una costa sul mare di soli 25 km, foreste che occupano solo l’ 1% del territorio, niente “oro nero”, circondata da nazioni in costante assetto belligerante, la Giordania è un vero miracolo di sopravvivenza! La sua storia però è pregna di testimonianze dal paleolitico al periodo ellenistico, romano, bizantino, da quello degli Omayyadi a quello dei Mamelucchi, dal dominio ottomano fino ai giorni nostri. La Giordania è tutta da scoprire!

ITINERARIO:

Amman-Jerash(Gerasa)-Ajlun-Madaba-Monte Nebo-Kerak-Petra-Wadi Rum-Aqaba-Mar Morto

AMMAN

1° maggio

Amman

Capitale del regno e capoluogo dell’omonimo governatorato. Dal 1947, quando contava 90.000 abitanti, ha conosciuto un fortissimo incremento di popolazione, soprattutto per il massiccio afflusso di profughi verificatosi dopo la costituzione dello Stato di Israele e dopo la guerra del giugno 1967. (1.155.000 ab. nel 2016). 

È il massimo centro industriale e commerciale del paese, con impianti tessili e alimentari, cementifici, manifatture di tabacco. Negli anni recenti si è sviluppato un discreto movimento turistico. Nodo di comunicazioni stradali, raggiunto dalla ferrovia di Damasco che prosegue poi verso sud, fino a Ras an-Naqb. Nella regione circostante, estrazione di fosfati, la maggiore risorsa locale.

Già capitale degli Ammoniti con il nome di Rabbat Ammon, nella prima metà del III sec. a.C. fu chiamata Philadelphia in onore di Tolomeo II Filadelfo che l’ aveva ricostruita.

*Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Gli Ammoniti furono un'antica popolazione di origine amorrea, che viveva lungo le rive orientali del medio Giordano, dove si stabilirono durante l'età del Ferro. Loro capitale era la città di Rabbat Ammon, oggi Amman, in Giordania; fu un importante snodo per le carovane ed un notevole centro commerciale. Secondo la Genesi (19,30-38) gli Ammoniti (letteralmente "figli di Ammon") discendevano da Ammon (forse lo stesso Amon egiziano), figlio di Lot e fratello di Moab, capostipite dei Moabiti. Dopo aver conquistato i territori in cui si insediarono, si allearono con i Moabiti per combattere insieme contro gli Israeliti, venendo però sconfitti sia da Saul che da Davide. In seguito vennero conquistati - insieme ai territori limitrofi - dalle varie dinastie dominanti babilonesi, assire, poi da Persiani e Romani. Gli Ammoniti rispettavano una religione politeista che vedeva protagonista il dio Milkom, poco conosciuto dal punto di vista archeologico.

Aggregata sotto Roma alla provincia di Arabia entrando a far parte della Lega della Decapoli, costituita tra le principali città elleniste della regione (alcune delle quali oggi in territorio israeliano e siriano), unite da interessi commerciali. Conquistata dagli Arabi nel 635  riprese il nome di Ammon, divenendo una delle più ricche città carovaniere,  grazie alla sua posizione sulla via che univa Damasco, Bostra ed Elat al Mar Rosso. L’ arrivo degli Abbasidi, una dinastia califfale musulmana che governò il mondo islamico dal 750 al 1258, portò lo spostamento della capitale da Damasco a Baghdad  che portò al suo lento declino e al suo abbandono nel XIII sec. Fino all’ arrivo nel 1880 dei circassi popolazione caucasica fuggita dalla Russia che fu insediata ad Amman dagli ottomani. La rinascita della città si ebbe nel 1921 quando Winston Churchill e Abdullah bin al-Hussein crearono lo stato nazionale arabo di Giordania con capitale Amman.

Amman è anche detta la Città Bianca per i suoi edifici in massima parte realizzata con la pietra locale  appunto di colore bianco.

Con un taxi ci dirigiamo alla Cittadella e lungo la strada ammiriamo la bellissima moschea di Re Abdullah che si riconosce per l’imponente cupola blu e bianca bordata da linee in oro e fiancheggiata da due minareti. Per i musulmani in preghiera la variazione cromatica della cupola simboleggia il cielo e i raggi in oro il sole che illumina Allah.  La pianta ottagonale ricorda invece la Cupola della Roccia a Gerusalemme. Realizzata in stile contemporaneo, l’opera rispecchia comunque la tradizione più antica per le decorazioni interne. Arriviamo alla Cittadella, la corsa in taxi ci costa appena 3 JD (Dinari giordani) in pratica meno di 4 euro!

La Cittadella. (Gebel al-Qalah)

E’ situata sulla cima del colle più alto tra i 7 su cui si sviluppa la città, a circa 850 metri di altitudine, ed offre una vista a 360 gradi sulle case ammassate del centro, che si inerpicano sulle colline con il pennone con bandiera nazionale più alto del mondo: 134 mt!. Qui ci si può godere la vista della  gran parte della capitale della Giordania camminando tra la storia antica del paese.

E’ l’ ora della preghiera e il richiamo del muezzin si spande nell’ aria con una eco suggestiva! Nella Cittadella gli scavi hanno rilevato resti dell’età del Bronzo, del Ferro (VIII secolo b.C.), dell’antica Grecia, resti Romani e del Medioevo Arabo-Islamico.

Ci incamminiamo lungo la strada che sale verso la sommità e subito incontriamo i resti delle colonne che componevano il:

 

TEMPIO DI ERCOLE

Costruito in onore di Marco Aurelio nel II sec d.C. sul luogo di un preesistente santuario dedicato alla divinità ammonita Melkom.

Sul lato destro:

LA CHIESA BIZANTINA

qui si trovano i resti di una piccola basilica bizantina con le classiche colonne corinzie che risalgono al VI o VII secolo d.C.

Procedendo oltre la chiesa:

IL PALAZZO

questo enorme complesso (Al-Qasr) risale al periodo Umayyad, circa 720 d.C.. La sua funzione non è nota, ma l’edificio comprende un ingresso monumentale, una sala delle udienze cruciforme e quattro camere a volta. Sul lato orientale dell’ingresso si apre un ampio serbatoio per acqua, probabilmente una cisterna di epoca romana per approvvigionare il palazzo.

Torniamo sulla strada principale fino al

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA GIORDANIA

Questo museo custodisce reperti raccolti in tutto il territorio giordano e appartenenti ad un ampio spettro di epoche storiche. Tra i pezzi ospitati dal luogo, godono di una certa notorietà le sculture di gesso risalenti all’ età della pietra (6500 a.C.) alcuni dei reperti più antichi al mondo rinvenuti durante gli scavi effettuati all’ interno della stessa Cittadella.

Tutto molto interessante! Finita la visita facciamo un sostanzioso spuntino e  scendiamo a piedi verso la “città bassa” ossia l’ antico centro della Philadelphia romana per visitare il:

TEATRO ROMANO

Molto simile a quello di Gerasa venne completato tra il 169 e il 177. La  cavea si apre nel fianco della collina utilizzando un supporto naturale roccioso come accadeva per i teatri greci e orientato verso nord per proteggere il pubblico) dal sole. Poteva ospitare circa 6000 persone le quali accedevano mediante corridoi laterali con il tetto a volta. Ben restaurato e ben tenuto viene ancora usato per manifestazioni culturali e spettacoli.

Vicino vediamo un piccolo teatro:

ODEON

Era un piccolo teatro del II sec, probabilmente con copertura in legno, che poteva contenere circa 500 spettatori che si riunivano per riunioni o spettacoli musicali.

C’ incamminiamo sulla via principale Shari al-Amanah piena di negozi alla ricerca di qualche souvenir e compriamo unicamente la solita bandiera per la nostra collezione in quanto non vediamo niente di interessante.  Speriamo di trovare qualcosa in un altro emporio durante il viaggio! Ancora in taxi verso il nostro hotel per un breve riposo, doccia e la cena.                     

                                           Domani: Madaba-Monte Nebo-Kerak-Petra

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