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CUBA, SCONCERTANTE CUBA!

febbraio-marzo 2017

L’ isola di Cuba, l’ isola de la Juventud e altre 1600 isole formano l’ arcipelago cubano. Localizzata nel Mar Caraibico occidentale Cuba, per la sua posizione geografica,  si chiamò la “Chiave del Nuovo Mondo” e il “Bastione delle Indie”. Per la sua forma larga e stretta la si compara ad un “caimano”. Dice il poeta Nicolàs Guillèn: “Una grande lucertola verde, con occhi di pietra e acqua”. Per la sue posizione strategica tra le due Americhe all’ imbocco del Golfo del Messico viene chiamata “chiave del golfo” e fin dall’ inizio della storia coloniale fu crocevia di uomini e merci e vi convissero europei, indigeni e schiavi negri deportati dall’ Africa. Oggi il risultato di questi incontri è un mosaico etnico sorprendente che ha contribuito a formare la fisionomia di un popolo. Già abitata in epoca precolombiana, chiamata da Colombo Juana in onore della figlia del re di Spagna, Cuba fu conquistata dagli spagnoli ed ottenne l’ indipendenza dopo quattro secoli nel 1898. Passò sotto l’ influenza degli Stati Uniti e conobbe poi le dittature di Machado e Batista per poi liberarsene dopo la rivoluzione capeggiata da Castro e Che Guevara il 1 gennaio 1959. Da allora il sistema politico ha ottenuto importanti risultati sociali uscendo solo ora dall’ isolamento. C’ è tanto da fare per portare un certo benessere alla popolazione, ce la faranno? Io spero di sì! Appena 11 milioni di abitanti sparsi su una superficie di 109.884 km² ed una lunghezza di  1250 km quasi come quella dell’Italia che è di 1300 km.

Prima del viaggio mi sono molto documentato su Cuba, ponendomi tante domande e sperando di avere tante risposte.

Rumba - Unknown Artist
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3 marzo

TRINIDAD

Sveglia al canto del gallo e dolce sorpresa: circondati da caprette, uccelli esotici polli, un gallo e…..un alligatore per fortuna tenuto in un recinto!

Prima colazione e partenza per Trinidad distante “appena” 90 km. Durante il viaggio sosta in un mercatino per acquisto di souvenir ed incontro con un pappagallo in gabbia…..Sorpresa inaspettata: il povero volatile ha entrambe le zampette amputate e mi viene spontaneo intonare la canzone di Renzo Arbore “COCORITO” ma lui non sembra gradire!

Uno dei fatti più interessanti di Trinidad è forse la sua dolce storia. Alla periferia della città si trova la  Valle de Los Ingenios dove una volta schiavi e in seguito, lavoratori cubani lavoravano tutto il giorno nelle piantagioni di canna da zucchero.  Trinidad era una volta il più grande produttore di zucchero nella regione, e ci sono stati più di 70 zuccherifici operative nella zona. Essi non sono in funzione, e in molti casi restano solo rovine. Valle de Los Ingenios è un altro patrimonio mondiale dell' UNESCO. L'industria dello zucchero nella città è diminuita durante la metà del 19 ° secolo, riducendo l'importanza di Trinidad come centro industriale. Fondata da Diego Velázquez de Cuéllar nel 1514, Trinidad recentemente ha festeggiato il suo 500 ° anniversario. Per commemorare questo evento epocale, il centro storico di Trinidad è stato oggetto di un rispettoso restauro che ha reso la città ancora più bella di prima. Passeggiare per Trinidad è come  attraversare un museo all'aperto ed è come  fare un passo indietro nel tempo. Le strade in acciottolato e le case color pastello conservano intatto il fascino coloniale. Plaza Mayor è un eccellente vetrina della splendida architettura coloniale su cui si affacciano edifici importanti come la Iglesia Parroquial de la Santissima Trinidad, la Casa de los Conspiradores (dove si riunivano nell’ 800 gli indipendentisti) con un balcone ad angolo in legno, il Palacio Brunet che conserva una raccolta di mobili e suppellettili delle più antiche famiglie della città, la Galeria de arte Benito Ortiz e il museo de Arcquitectura Colonial che illustra gli elementi distintivi dell’ architettura trinitaria. Unico nel suo genere nel paese, mostra lo sviluppo della casa vernacolare ed è la chiave di lettura per comprendere il piano urbanistico di Trinidad in interazione con modi costruttivi e lo sviluppo economico legate allo sfruttamento e al commercio del tabacco primo e dell'industria dello zucchero in seguito, che hanno portato a espressioni di vita e di cultura che si riflettono in città.

Plaza Mayor-Iglesia Parroquial de la Santissima Trinidad

Museo de Arcquitectura Colonial

Casa de los Conspiradores

Una sosta al bar La Canchanchara, la caratteristica casa de infusiones posta in un edificio del ‘700 dove gustiamo il cocktail a base di rum, lime, acqua e miele che dà il  nome al locale. Nel patio ombreggiato suona un gruppo che giudico il migliore sentito finora e compro il loro cd. Nota curiosa: le indicazioni dei wc son rappresentate da mutande ovviamente una da uomo e una donna debitamente incorniciate!

Passeggiando per le strade asciutte e polverose acciottolate alla luce del sole accecante mi resi improvvisamente conto di una faccia strana che mi guardava dall'interno ombroso di un edificio. Una bambola seduta su uno sgabello basso in una stanza spoglia - la sua faccia nera guardava fuori dal mezzo di una schiuma di pizzo bianco, un abito bianco in un ampio atrio arioso, con le sue pareti bianche e murale rappresentante pesci di colore azzurro .

E’ stata come una scarica elettrica, è il custode del tempio di Yemayá luogo di culto della Santeria, una delle religioni professate a Cuba, che ha avuto influenze africane tramite Haiti. Vengono adorati dei simili ai nostri pagani, che sovrintendono ai diversi aspetti della vita delle persone. Qui in particolare viene venerato il culto della divinità femminile del mare, ai piedi della cui statua si lasciano oggetti votivi.

                               Per maggiori informazioni:    https://it.wikipedia.org/wiki/Santeria

Pranzo a base di pesce in un  ristorante sempre ottimo e dopo, per digerire io e Bianca da soli saliamo sul campanile dell’ elegante Iglesia y Convento de San Francisco del 1813, adibiti nel 1895 a guarnigione dell’ esercito nel 1922. Furono poi in parte demoliti e fu salvato solo il campanile che divenne simbolo della città. 126 scalini…..ma ne vale la pena: il panorama che si gode sulla città compensa la fatica.

Un ultimo giro nelle strade di Trinidad e poi ci rimettiamo in viaggio verso l’ hotel che si trova sulla penisola di Ancon a soli 18 km di distanza.

Lungo la strada si incontrano i resti de l’ Iglesia de Santa Ana costruita nel 18 ° secolo con l’ imponente campanile. 

 

 

Il complesso alberghiero è il Brisas Trinidad del Mar, molto bello ma abbastanza trascurato. E’ il momento di bagnarci nelle acque dei Caraibi! La sabbia di Ancon Beach, a differenza delle altre bianchissime di Cuba, è di un bel giallo e ciò è dovuto principalmente all'erosione delle montagne dell' Escambray. Non c'è davvero modo migliore per rilassarsi.

Per completare si assiste ad un tramonto da sogno!

Cena a base di aragosta e per completare la serata assistiamo ad uno spettacolo di canti e musiche caraibiche. Domani Camaguey distante circa 255 km passando per Sancti Spiritus.

 T R I P F A C T O R           Sì, viaggiare!

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