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Per molti stranieri l’Andalusia è la Spagna e la Spagna è l’Andalusia, terra di gitani e toreri, di sole e flamenco, di città d’arte e paesini senza tempo, abitati da gente dalle usanze esotiche...

Tutti questi luoghi comuni hanno contribuito a creare un’immagine dell’Andalusia ben lontana dalla realtà. Che è quella di una terra molto complessa, dalla storia antichissima, che fu crogiolo della civiltà più avanzate del mondo antico, crocevia di distinte culture e anche, per quanto sembri paradossale, terra di emigranti, di gente costretta a cercare altrove i propri mezzi di sussistenza.

 

Da molto tempo sognavamo di fare un viaggio in Andalusia, una terra affascinante, la terra del sole e della luce e già in inverno mi sono messo al lavoro per organizzarlo.

L’Andalusia rappresenta la propaggine più meridionale dell’Europa: dalla costa affacciata sul Mediterraneo si vedono già le montagne del Marocco. Il continente africano si trova proprio a un passo, e nello Stretto di Gibilterra dove faremo tappa questa distanza si riduce a soli 14 km. Non c’è quindi da meravigliarsi se a Siviglia si sono registrate le temperature più elevate d’Europa: addirittura 50° C. Nel pieno dell’estate, a mezzogiorno il sole è potentissimo, e la luce è assolutamente pura, africana. Il sole e la luce nella loro versione più limpida sono la condizione più normale per il cielo dell’Andalusia. Secondo le parole dello scrittore spagnolo Antonio Muñoz Molina, “gli antichi greci avevano collocato il giardino delle Esperidi in Andalusia, e sin dai tempi dei cronisti arabi fino agli ultimi viaggiatori romantici di oggi l’impressione di trovarsi in un giardino dell’Eden non è mai tramontata”. Qui tutto cresce e prospera, la varietà e la ricchezza della vegetazione subtropicale è impressionante, e l’agricoltura, grazie alle condizioni climatiche, riesce a produrre più raccolti durante l’anno. La cucina locale, che spesso utilizza ingredienti freschi del territorio, ne trae grandi vantaggi.

Ho programmato tutto il viaggio prenotando online voli, hotels e spostamenti in bus che in Spagna sono confortevoli, rapidi e puntuali. (mi ero abbondantemente documentato in merito) Solo il tratto Cordoba-Siviglia l’ effettueremo in treno. Non amo guidare e poi viaggiando tra la gente si coglie la sua umanità e la sua cultura.

 

Le tappe del viaggio:

 

MALAGA-GRANADA-CORDOBA-SIVIGLIA-CADICE

TAPPA A GIBILTERRA

MALAGA-RONDA-MALAGA

 

 

 

 

 

 

MAGGIO  2016

Iniziamo la nostra avventura in Andalusia partendo da Fiumicino con un volo della Vueling  atterrando all’ aeroporto di Malaga e con un treno che fa servizio metropolitano (un po’ come la linea 1 della metro di Napoli ma…è meglio non fare paragoni!) in 12 minuti siamo nei pressi del nostro hotel il Bahia situato in posto strategico per muoverci essendo a pochi minuti dal centro e dal porto.  Ci fermeremo  solo una notte, giusto il tempo per dare uno sguardo alla città dove comunque ritorneremo alla fine del tour per altre due notti per approfondire la sua conoscenza

1a tappa: MALAGA, splendida in tutti i sensi.

 

Con più di 3000 anni di storia, Malaga è una delle destinazioni con maggiore proiezione internazionale. Culla di artisti come Picasso, ha saputo valorizzare il proprio potenziale per poterle offrire esperienze e momenti indimenticabili in tutti i sensi.

 

 

Il nostro Hotel, il Bahia, è semplicemente delizioso: arredato in modo sobrio e moderno e con personale gentile e qualificato. L’ addetto alla reception, simpatico e preparato, ci dà preziose notizie per come muoverci quando ritorneremo alla fine del viaggio consigliandoci di fare un giro sulla ruota panoramica da cui avremo una visione più che complessiva della città. Alla mia richiesta di indicarci un ristorante frequentato dagli spagnoli, ci consiglia “El Meson iberico” a poca distanza dall’ albergo. Verificheremo! Intanto sistemate le valigie e “sistemati” anche “noi” ci dirigiamo alla ruota panoramica ma passeremo prima per l’ufficio turistico per fornirci di depliants e mappa e faremo un giro perlustrativo nella zona anche per aspettare che cali la notte e godere della vista dall’ alto di Malaga illuminata.

Attraversiamo Plaza della Marina e ci troviamo al Porto Marittimo tra i maggiori della Spagna, sia a livello civile che militare, è uno dei luoghi più animati della città, e oltre il Paseo del Parque troviamo la Ruota panoramica di Malaga, conosciuta anche come la Noria Mirador Princess, un lussuoso anello con 42 cabine illuminate con led di diversi colori e fornite di aria condizionata, alto 70 metri che ci mostra la città da una prospettiva fantastica. Un viaggio di 15 minuti che ci permette di godere di una visuale che può arrivare fino a 30km di distanza. È collocata nel Porto di Malaga e, vista la sua altezza, è  difficile non vederla, infatti la vediamo anche dal balcone della nostra camera al 7° piano! Londra,Vienna, Liverpool, Las Vegas… Molte altre grandi città si vantano delle proprie ruote panoramiche e ora anche Malaga può farlo! Vale la pena di ammirare la baia quasi dal cielo! 

Dopo questo spettacolo unico andiamo a cenare al ristorante “El Meson Iberico”, consigliatoci in precedenza ed effettivamente constatiamo che il locale è all’ altezza del suo nome!

 

Menù di primo impatto con la cucina andalusa:

olive verdi miste

misto di “embutidos”(insaccati)

salmorejo Cordobès (cremosa salsa al pomodoro con pangrattato)

profiteroles

 

Incontriamo una giovane coppia di emiliani, Alessandra e Alessandro,  anche loro in giro per l' Andalusia che si sposeranno ad ottobre. Simpaticissimi! Torniamo in albergo, domani bus per Granada alle 10:00.

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