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Alla scoperta del Grande Nord   2007

La Scandinavia è una regione geografica e storico-culturale del nord Europa. Secondo una prassi entrata in uso nella metà del XIX secolo, con tale nome è definita la regione comprendente Norvegia, Svezia e Danimarca: questi tre paesi si riconoscono reciprocamente come paesi scandinavi e il termine viene usato per identificare i forti legami storici, culturali e linguistici che li accomunano. Il termine Scandinavia ha origine dal nome della dea nordica Skadi che era considerata la protettrice della neve e della caccia. La regione aveva in latino il nome di Scandia.

IL NOSTRO VIAGGIO

 

 

 

 

 

 

 

Nove aerei, di cui tre a elica, e due navi, questi i mezzi di trasporto che abbiamo usato nel nostro viaggio in Scandinavia che, passando per Copenhagen, Oslo, Capo Nord, isole Lofoten e Stoccolma, ci ha fatto conoscere una regione di una spazialità immensa e tersa che si riflette in vario modo nell' immagine offerta dalle sue "capitali". Abbiamo omesso la visita ad Helsinki, nordica ma non scandinava, città curiosa ed ambigua che è sospesa tra il Nord orientale e quello occidentale e che ci proponiamo di visitare in altro momento.

2a tappa   OSLO

 

 

 

OSLO - LA CAPITALE VICHINGA

 

Oslo è considerata la più antica capitale dell’ Europa settentrionale. Originariamente chiamata Christiania, sorge nel punto più interno del fiordo omonimo lungo ben 100 chilometri è una città allegra, vivacissima piena di colori forti. La scoperta del petrolio nel mare del Nord ha dato una svolta decisiva ad una nuova realtà futuribile di Oslo.

24 luglio 

Alle 17.00 salpiamo da Copenhagen imbarcati sulla motonave Crown of Scandinavia della DFDS Seaways. Dopo cena facciamo un giro sui vari ponti della nave che in verità non ci aspettavamo così splendida  e confortevole pur facendo servizio di traghetto tra Copenhagen ed Oslo: ristoranti, coffe bar, discoteca, night club, red & white wine bar, c è veramente da scegliere! Decidiamo di andare presto a dormire per essere pronti alla giornata di domani che si presenta densa di attività.

 

25 luglio

Dopo un sonno ristoratore di ben 9 ore, facciamo colazione in una splendida sala panoramica e, salendo sul ponte di coperta, in compagnia di gabbiani, non ci perdiamo la suggestiva  veduta del fiordo alla fine del quale  è posta  Oslo. Sbarchiamo alle 9.30 e ci dirigiamo al Rica Hotel, a poca distanza dal porto e prospiciente la  stazione ferroviaria situata nella Jebarnetorget, una piazza dove s’ innalza la torre d’ acciaio Trafikanten, sede dell’ ufficio informazioni sulla città e i sui trasporti. Sistemati i bagagli, ci incamminiamo per Karl Johans Gate, l’ arteria principale della città, tracciata da est ad ovest, che collega la stazione centrale al Palazzo Reale passando per il Parlamento e l’ Università. Proseguiamo per la Karl Johans  Gate ed incontriamo lo Studenterlunden, il giardino degli studenti, alberato, con aiuole, fontane e statue, chiuso ad est dallo Stortinget, il Palazzo del Parlamento mentre sul lato opposto è il Nationaltheatret, il teatro Nazionale, sede dell’ annuale Festival dedicato a Enrik Ibsen, il “padre” del teatro norvegese. Facciamo un incontro molto divertente con un “mimo” che ad ogni moneta che gli viene offerta si anima come un automa e vari personaggi come due “arancioni” ed un improbabile pellerossa che suona musica andina…. Chiude la Karl Johans Gate lo Slottsparken, il parco principale della capitale, in mezzo al quale si trova il Kongelige Slott, il Palazzo Reale davanti al quale assistiamo al cambio della guardia (il secondo, dopo quello di Copenhagen) sotto un sole caldo che ci fa dimenticare di essere a questa latitudine. Torniamo indietro e ci dirigiamo verso Aker Brygge, uno spiazzo alle spalle del Radhuset, il municipio di Oslo, che rappresenta il simbolo della città costituito da un corpo centrale e da due grandi torri: sulla torre est è il più grande orologio da torre di tutta Europa (il quadrante ha un diametro di m. 8,50). La serata la trascorriamo facendo shopping per Oslo e cenando in una pizzeria chiamata Peppe’s: dobbiamo consigliare al pizzaiolo che la “margherita” non va fatta con i pomodori destinati all’ insalata! Cose da pazzi! Ho un cugino che vive ad Oslo ma purtroppo quello sciagurato è in vacanza!

 

26 luglio

Dai moli di Aker Brygge partono i battelli per Bygdoy, la penisoletta ad ovest di Oslo, una delle zone più belle della città, dove si trova un’ interessante serie di musei: il Norsk Volkemuseum, il Vikingsipene, il Kon-Tiki Museet, il Norsk Siofartsmuseum e il Frammuseet. Ci imbarchiamo su un battello e, dopo una breve traversata, durante la quale incontriamo l’ immancabile yacht reale, arriviamo alla nostra prima tappa: il Vikingsipene, la “Casa delle navi vichinghe”. Il museo ospita la nave di Oseberg (m.21x5), la nave di Gokstad (m.25x5.25), la nave di Tune (m. 20) oltre a un carro vichingo,slitte, attrezzi di uso domestico.  Ci spostiamo poi al Norsk Volkemuseum, museo all’ aperto che mostra 155 case ricche di tradizione e provenienti dalle diverse regioni norvegesi.Sono stati ricostruiti alla perfezione angoli della vecchia Christiania con botteghe, laboratori, un’ antica farmacia, un’ esposizione di giocattoli antichi (oltre 10000 pezzi) ed altre curiosità. Ci trasferiamo, sempre in battello, al Norsk Sjofartsmuseum, il museo della navigazione che conserva i modelli delle più famose imbarcazioni norvegesi, oltre ad una ricca documentazione a carattere marino. Una vasta sezione è dedicata alla pesca negli oceani polari e alle esplorazioni ai poli. Ci trasferiamo poi al Kon-Tiki museet dove sono custodite le imbarcazioni delle spedizioni di Thor Heyerdhal: la zattera in legno di balsa Kon-Tiki  con la quale lo studioso nel 1947 partendo dal porto peruviano di Callao raggiunse dopo 101 giorni di navigazione l’ isola di Raroi in Polinesia e la barca di giunco Ra II lunga 14 m. con cui Thor  Heyerdhal compì nel 1970, in 57 giorni, un viaggio di 6100 km dal Marocco a Barbados, nelle piccole Antille. Ultima tappa il Frammuseet dove è custodita la nave polare Framm (Avanti), costruita nel 1892 per la spedizione di Fridtjof Nansen verso il Polo Nord. La nave fu usata anche da Roald Amundsen per raggiungere l’ Antartide. La nave è esposta nella sua interezza con tutti gli oggetti e gli interni ancora intatti. Si è fatto tardi, per il ritorno prendiamo un battello che ci riporta ad Aker Brygge. Domani trasferimento a Honningsvag, verso Capo Nord.

 

 

 

 

 

 

 

 

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3a tappa  CAPO NORD

 

                            CAPO NORD – UN MONUMENTO AL PUNTO PIU’ A NORD D’ EUROPA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

27 luglio 

Sveglia alle 6.00 e partenza per l’ aeroporto di Gardemoen collegato con un eccellente servizio di treno veloce. Raggiungiamo Tromso alle 9.50 dove dobbiamo cambiare aereo. L’ aereo per Honningsvag è un bimotore a turboelica! È la prima volta che voliamo su un aereo del genere ma ci rassicurano che sono di una sicurezza incredibile…..Arriviamo a Honningsvag, sull’ isola di Mageroya, in anticipo poiché non facciamo scalo ad Hammerfest a causa di una perturbazione in atto sulla zona….Arriviamo all’ albergo vivendo l’ atmosfera unica, quasi mistica che circonda Capo Nord. Passiamo la giornata girando per il porto, i negozi di souvenirs e visitando la chiesa, che fu risparmiata dalla distruzione della città ad opera dei tedeschi nel 1944 e che accolse buona parte della popolazione poi tornata nel 1945 dopo la liberazione ad opera delle truppe svedesi. Cena a base di ottimo pesce e ci prepariamo per l’ emozionante escursione a Capo Nord. Alle 21.30 saliamo sul pullman che ci porterà alla latitudine di 71°10’21”, il confine estremo del mondo dove il continente europeo incontra il mare  affascinante ed impetuoso di Barents. La strada si snoda per 34 km in un paesaggio irreale: è notte ma sembra un pomeriggio come tutti gli altri. Incrociamo agglomerati di case deliziose, renne che attraversano la strada ed a cui l’ autista da rispettosamente la precedenza: siamo nel territorio della popolazione Sami. Trovandosi ben oltre il circolo polare artico, Capo Nord non vede mai il tramontare il sole nel periodo dall’ 11 maggio al 31 luglio e pertanto si assiste al fenomeno del “sole di mezzanotte”. Arriviamo sulla punta della scogliera che si affaccia perentoria da un’ altezza di 307 m sull’ Oceano Artico e siamo presi da un’ intensa emozione vedendo il sole che si staglia basso sull’ orizzonte e che coi suoi raggi, che fanno capolino dalle nubi, attraversa il globo d’ acciaio, simbolo di Capo Nord. Smarriti e stupiti dallo spettacolo vaghiamo per tutto il piazzale ancora increduli di essere in un posto così unico al mondo! Domani ci torneremo per vedere Capo Nord di giorno.

 

 28 luglio

Siamo di nuovo a Capo Nord in una splendida giornata di sole e ci godiamo tutto lo spettacolo del “luogo più emozionante del mondo”. Il primo a recarsi in questo posto fantastico fu l’ esploratore inglese Richard Chancellor nel 1533 mentre il primo italiano fu Francesco Negri nel  1664. Molto è cambiato da allora a Capo Nord. Oggi il centro turistico si estende per 5000 mq, ancorato alla scogliera, ed ospita musei, negozi di souvenirs (ovviamente ci facciamo fare il certificato della nostra presenza al Capo), un bar con 350 posti a sedere la St. Johannes kapell, la cappella ecumenica inaugurata nel 1990. Un’ oasi di silenzio e riflessione. Altra attrattiva è il monumento “Figlio della Terra” realizzato nel 1989 ed inaugurato da sette bambini provenienti da diverse parti del mondo per simboleggiare la collaborazione, l’ amicizia, la speranza e la gioia al di là dei confini nazionali. Molto bella la scultura “Madre e figlio”.Domani alle 6.15 ci imbarcheremo per la crociera che ci porterà, rotta verso sud, a Svolvaer nelle isole Lofoten.

 

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