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SLIDESHOW

“THE   AMERICAN   WAY   of  LIFE” 

Tra la West Coast e la Sierra Nevada  2008



IL NOSTRO VIAGGIO

 

 

 

 

 

 

 

Nove aerei (di cui due ad elica) e due elicotteri, questi i mezzi di trasporto che abbiamo usato nel nostro viaggio nella West Coast  che, passando per San Francisco e  Los Angeles ci ha uniti ai milioni di turisti che da tutto il mondo non riescono a sottrarsi al fascino di questa terra sulla costa pacifica. Anche l’ entroterra, però, offre una natura spettacolare: maestose montagne, splendidi laghi, affascinanti deserti. Non dimentichiamo Las Vegas, il paradiso per eccellenza del gioco d’ azzardo, che si trova in mezzo al deserto  e nel periodo estivo registra temperature diurne che superano abbondantemente i 40°C. Eppure la città “non dorme mai” e di notte è più luminosa che di giorno.

In viaggio per visitare la West Coast ed in particolare le “Californie”, non è un errore questo plurale, ognuna orbitante intorno ad altrettanti punti focali: San Francisco e Los Angeles; due metropoli delle quali sembrano riflettere lo stesso carattere: tollerante ma più scontrosa ed europea la prima, vivacissima e solare la seconda. Basta aggiungere a tutto questo l’ incomparabile serie di bellezze naturali ed ecco le ragioni di un viaggio nella terra di un mito. 

 3a tappa

 LAS VEGAS-NEVADA

Viva Las Vegas - Elvis Presley
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LAS VEGAS-Nevada

Che dire di Las Vegas? Tutto e il contrario di tutto. Ci si può andare semplicemente per giocare d’ azzardo o come noi per turismo e usarla come base di partenza alla scoperta del Grand Canyon.

Il nostro albergo è Il Luxor, una enorme piramide di cristallo nero, che ci lascia stupefatti. Non finisce qui: dopo essere passati per la reception invece di prendere l’ “elevator”ossia l’ ascensore prendiamo l’ “inclinator” perché le stanze dell’ albergo (4000!) sono distribuite sulle facce della piramide è quindi si capisce l’ ascensore vada su ovviamente inclinato di 39°! La camera è, manco a dirlo, “faraonica”: due Queen’s Size Bed con piumone, decorazioni egizie, una finestra enorme con vista sulla città, una doccia enorme con spazio per quattro persone, lavabi in marmo. Questa sì che una stanza da sogno! Anche se abbastanza stanchi non resistiamo a scendere ed immergerci nel cuore pulsante della città ossia lo “Strip”, il cui nome ufficiale è Las Vegas Boulevard, dove sono concentrati gli alberghi e i casinò con le loro mega-attrazioni. Siamo smarriti dalle luci, dalla moltitudine di gente per strada, dagli edifici di un kitsch assurdo ma da un fascino irresistibile. Il centro dello Strip è dominato  dall’ inconfondibile sagoma del Cesar’s Palace dove tutto è ambientato ai tempi dell’ Impero Romano. Il vicino Mirage offre invece un ambiente in puro stile tropicale e basta attraversare la strada per trovarsi sulla laguna veneta: The Venetian si inserisce in una serie di progetti che vogliono portare a Las Vegas gli angoli più belli del mondo. Ed ecco infatti il Bellagio, un altro pezzo d’ Italia, il Paris Las Vegas, con tanto di tour Eiffel, il Monte Carlo, l’ Harley-Davidson Cafè, il “New York New York” dove un rollercoaster si muove tra i grattacieli di Manhattan e la Statua della Libertà, ed in ultimo l’ Excalibur dove tutto ricorda il mondo medioevale. Siamo letteralmente strabiliati e quasi confusi da tanto splendore che ci circonda ed ubriachi di luci, suoni ed immagini da sogno a notte fonda torniamo in albergo.

 

2 settembre

Stamane iniziamo la giornata visitando l’ albergo che ci riserva molteplici sorprese. Si entra nella piramide attraverso le zampe di una sfinge e ci si ritrova nel casinò ornato da colonne di templi dipinte e sempre l’ ingresso è abbellito da una riproduzione dell’ obelisco di Cleopatra. (i casinò di Las Vegas non hanno finestre e orologi per non permettere alla gente che gioca di capire che ora del giorno è, e soprattutto per non capire da quanto tempo sta giocando). L’ esterno dell’ albergo ospita piscine, solarium, wellness, beauty center e bar all’ aperto. Con un treno poi che collega in sopraelevata raggiungiamo il lussuoso albergo Mandalay Bay e dopo in pullman ci dirigiamo verso la zona delle Wedding Chapels, le cappelle specializzate nell’ industria del “sì”. A Las Vegas gioco d’ azzardo e matrimonio vanno in qualche modo a braccetto. Percorriamo poi lo Strip in lungo e in largo alla ricerca di curiosità e ci facciamo immortalare, con tecnica laser, in un parallelepipedo di cristallo che porteremo in Italia come souvenir tutto particolare. Domani ci aspetta l’ escursione al Grand Canyon: che emozione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GRAND CANYON

La potenza della natura racchiusa in una fenditura lunga quasi 450 km, larga 16 e profonda oltre uno e mezzo. Uno spettacolo la cui storia è a dir poco straordinaria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 settembre

All’ aeroporto di Las Vegas ci imbarchiamo su un aereo bimotore ad elica per  raggiungere l’ eliporto dove un elicottero ci porterà, volando fra le pareti del Grand Canyon, fino al punto di partenza per una mini-crociera sul Colorado River. L’ elicottero a quattro posti, pilotato da una donna, rasentando le pareti rocciose ci fa ammirare degli scorci incredibili ed atterra sul fondo del canyon dove ci imbarchiamo sul battello che ci fa navigare sul fiume incredibilmente rosso e freddo malgrado la temperatura esterna sia rovente! Io chiedo di mettermi alla guida del natante: dai nostri mari al Colorado River! Torniamo all’ eliporto e col pullman turistico arriviamo al Hualapai Ranch dove acquistiamo souvenir, visitiamo una ricostruzione di accampamento indiano ed assistiamo  ad uno spettacolo di danze dei nativi dai caratteristici abiti variopinti. La tribù Hualapai sta cercando di mantenere un giusto equilibrio fra turismo e natura col principale obbiettivo di proteggere la cultura e i valori dei nativi che sono profondamente incisi nelle pareti del Canyon. Sempre poi con il pullman facciamo varie tappe lungo i bordi del Canyon incantandoci davanti ad uno spettacolo particolare: le pareti rocciose disegnano un’ aquila. Da vari punti di osservazione godiamo di panoramiche mozzafiato. Però queste soste ci fanno arrivare tardi (30 minuti…) all’ appuntamento per la partenza dell’ aereo che ci riporterà a Las Vegas….Sorry!  Domani, Los Angeles! 

 

 

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