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R U S S I A   1992

Per i russi “ritornare in Europa” significa integrarsi in un sistema di nuove istituzioni in una parte del mondo dove per oltre 50 anni non hanno funzionato. Al visitatore, dopo l’ inatteso crollo del comunismo nei paesi dell’ Est, si offre il raro privilegio di assistere alla “nascita” di quello  che sarà, per molti versi, il completamento di un nuovo continente.

Katyusha - Red Army Choir
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Dopo la caduta del comunismo ero molto stimolato a effettuare un viaggio in Russia, ex URSS, per verificare di persona come questo straordinario popolo viveva il nuovo corso della sua esistenza. Con me sarebbe venuta mia figlia Eva di 12 anni che era molto affascinata dall’ idea del viaggio, lasciando in vacanza al mare mia moglie per palesa paura del volo e mio figlio Ivan di 9 anni che solidarizzava con lei… Il Tour Operator prescelto è stato Comet Europa specializzato, da oltre 20 anni, in proposte di viaggi verso la Russia e le Repubbliche ex Sovietiche, le Repubbliche Baltiche, la Penisola Scandinava, l'Europa Centrale e dell'Est. Tra le particolarità di Comet Europa, da segnalare che la maggior parte delle iniziative del   certo di arrivare all’ aeroporto Leonardo da Vinci in tempo utile. Non sopporto gli imprevisti!

1a tappa: SAN PIETROBURGO

San Pietroburgo è la seconda grande città dello stato russo con una popolazione di 5 milioni di abitanti. E’ situata sul delta del fiume Neva dove termina il suo corso nel golfo finnico del Mar Baltico.

Fondata nel 1703 da Pietro il Grande con il nome di Pietroburgo che cambiò in Pietrogrado dallo zar Nicola II ed in Leningrado nel 1924 per poi tornare nel 1991 al suo nome storico. Oggi, però, folle di turisti e viaggiatori in cerca di splendore la riconoscono come la "Venezia del Nord". E non solo per i canali e i ponti che uniscono le vie e collegano i quartieri. Anche se non è più capitale, non si sente di certo inferiore a Mosca. E va orgogliosa della sua lunga e diritta Prospettiva Nevsky, piena di negozi e bar alla moda, dei ricchi ed eleganti palazzi, dei suoi teatri e dei musei d'eccellenza, che meritano di essere visti almeno una volta nella vita.

1° giorno

Ci imbarchiamo su un quadrigetto Ilyushin della compagnia Aeroflot (sulle ali porta ancora la scritta CCCP) pranzo a bordo….non molto gradita da mia figlia e dopo un volo di circa 3h e 40 atterriamo all’ aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo che si trova a 16 km dalla città. Ad accoglierci il pullman turistico e la nostra guida Natalia. Trasferimento insieme agli altri partecipanti del viaggio all’ Albergo Pulkovskaya situato sulla Moskovsky Avenue, con vista su un grande parco e vicino al cuore della città e a tutte le sue principali attrazioni turistiche. Le camere sono eleganti e contemporanee, con materiali moderni, e con forme e colori freschi. Gli ospiti possono gustarsi il pranzo in uno dei tre ristoranti dell'Hotel, altamente ben concepiti. Durante il tempo libero, gli ospiti possono rilassarsi presso il centro benessere con la piscina, le saune Finlandesi, turche o russe, e una vasta gamma di massaggi. Sistemazione nella camera, riposo e i attesa della cena visitiamo il Monumento agli eroici difensori di Leningrado suggestivo complesso, situato nella piazza prospicente l’ albergo, costituito da un obelisco centrale di 48 metri circondato da statue di bronzo è un tributo alla vittoria che i russi ottennero sugli invasori nazisti al termine del lunghissimo assedio. Ritorno in albergo per la cena che mia figlia non gradisce molto…Abbondanza di patate, carne, verdura ma ottima acqua minerale! Non ordino il vino non conoscendo la sua bontà ma la guida mi consiglia uno spumante il cui costo equivale a quello della Coca Cola che beve mia figlia! I costi dei prodotti stranieri sono molto alti! Una sorpresa: il cambio dollaro/rublo lo effettuiamo in ascensore grazie ad un compiacente lift e a prezzo vantaggioso!

Si va a dormire per essere riposati domani.

 

2° giorno

Passiamo per il palazzo della Borsa che costituisce un significativo esempio di architettura neogreca ispirata al Tempio di Era di Paestum. Di fronte al palazzo una grande terrazza semicircolare si protende sulla Neva, e due gigantesche colonne rostrate, che fungevano da fari, fiancheggiano l'edificio. Il nome è dato dalla presenza sulle colonne di prue di navi (rostri appunto). Le quattro figure ai piedi delle colonne sono state scolpite in pietra, anche se originariamente Tomas de Tomon (autore anche della Borsa) le voleva in ghisa, purtroppo non trovando esecutori per un lavoro così duro nel 1809 optò per la pietra. Ogni colonna ha due statue che raffigurano 4 fiumi russi, la colonna di nord rappresenta i fiumi Volga e Dniepr, mentre la colonna di sud i fiumi Volkhov e Neva. La funzione principale delle Colonne Rostrate era quello di faro per le navi che entravano quando la zona era un porto commerciale. Le Colonne Rostrate raggiungono l’altezza di 32 metri e fanno parte del complesso della “Freccia dell’isola Vasilevskij” (Strelka), uno dei luoghi preferiti dagli sposi per i loro servizi fotografici. Noto una donna anziana che accudisce al giardino del parco…Natalia,la guida, ci propone la visita ad una ex “Casa de popolo” di sovietica memoria ma che ora è un emporio di souvenirs. Ci si trova di tutto: vecchie divise, matrioske, bandiere, copricapi, medaglie ed  oggetti vari. Subito acquisto una matrioska per mia figlia, un colbacco di astrakan per mio figlio Ivan ed una bellissima bandiera di seta che su un lato rappresenta tutte gli stemmi delle repubbliche e sull’ altro lo stemma nazionale, il volto di Lenin e scritte inneggianti al comunismo. Inoltre trovo stemmi e pin del periodo sovietico.La storica nave Aurora è stata trasformata in un museo galleggiante ormeggiato. L'incrociatore, costruito a San Pietroburgo tra il 1897 e il 1900, ha preso parte attiva nella guerra russo-giapponese del 1904-1905 e ha partecipato alla battaglia Tsusima, in cui la maggior parte della flotta del Pacifico della Russia è stata distrutta. Dopo la guerra la nave fu utilizzato per l'addestramento del personale militare e durante la rivoluzione d'ottobre del 1917 diede il segnale (sparando un colpo a salve) per l'assedio al Palazzo d'Inverno. Durante la seconda guerra mondiale e l'assedio di Leningrado sono stati smontati i cannoni e utilizzati in prima linea nelle difese della città. Dopo la guerra la nave è stata accuratamente restaurata e utilizzata come un museo e nave scuola per i cadetti della vicina Nakhimov Navy School. Passeggiata lungo un canale ed incontro con suonatori ambulanti che immediatamente attaccano "O surdato nnammurato” e “O sole mio”! Che bello! La canzone napoletana è famosa nel mondo! Ci spostiamo alla della Resurrezione di Gesù Cristo, è nota ai pietroburghesi come la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato - o anche solo la Chiesa sul Sangue - in quanto segna il punto in cui Alessandro II fu ferito mortalmente in un attentato il 1° marzo, 1881. La chiesa possiede una collezione straordinaria e variegata di icone mosaico. La grande icona di San Alexander Nevsky è stato creato secondo un disegno di Nesterov. Le icone della Madre di Dio con il Bambino e il Salvatore sono state dipinte su progetto di Vasnetsov. Il mosaico Pantokrator (Onnipotente), che raffigura Cristo benedicente con la mano destra che regge il Vangelo nella sinistra, ubicato nella piattaforma della cupola centrale è stato dipinto secondo un disegno di N. Kharlamov. Vicino si trova la Cattedrale di San Isacco in origine la chiesa principale della città e la più grande cattedrale in Russia. Fu costruita tra il 1818 e il 1858, dall'architetto di origine francese Auguste Montferrand, per essere uno dei simboli più imponenti della capitale imperiale russa. Le facciate della cattedrale sono decorate con sculture e colonne in granito massiccio (fatte di singoli pezzi di granito rosso), mentre l'interno è decorato con mosaici incredibilmente dettagliati, dipinti e colonne di malachite e lapislazzuli. Una grande vetrata colorata del "Cristo Risorto" occupa il primo posto all'interno dell'altare principale. La chiesa, progettata per ospitare 14.000 fedeli in piedi, è stata chiusa nel 1930 e riaperta poi come museo. Uscendo c’ imbattiamo in un povero orso costretto a ballare per i turisti……no comment! Nel quartiere dei marinai si trova la Chiesa di San Nicola, stupendo esempio del barocco russo. La struttura a 5 cupole è stata edificata dove dal 1743 sorgeva una chiesa in legno voluta da Pietro il Grande. La cattedrale in realtà consiste di due chiese, una chiesa superiore per l’estate e una chiesa inferiore per l’inverno. In quella inferiore assistiamo a un rito religioso ortodosso. Ci avviamo verso la Fortezza e Cattedrale dei S.S. Pietro e Paolo accompagnati da Irina, la  guida preposta alla visita del sito. Lungo il tragitto incontriamo vari suonatori ambulanti che rallegrano piacevolmente la passeggiata ma una nota di tristezza ci assale quando vediamo in un angolo appartato un giovane violinista di non più di 11, 12 anni che aspetta le mance dei turisti…La Fortezza non ha mai svolto la sua funzione difensiva prevista. Invece ha avuto una storia ricca e varia: come base militare, come una sede dei dipartimenti governativi, come terreno di sepoltura della famiglia imperiale russa, come sito di esperimenti scientifici innovativi, e come carcere per i prigionieri politici. Nel mezzo della fortezza si erge l'imponente Cattedrale di Pietro e Paolo, il luogo di sepoltura di tutti gli imperatori russi e le imperatrici, da Pietro il Grande ad Alessandro III. La Cattedrale fu la prima chiesa della città ad essere costruita in pietra (tra 1712-1733) e il suo design è curiosamente insolito per una chiesa ortodossa russa. In cima alla guglia dorata della cattedrale si trova un magnifico angelo dorato che regge una croce. La guglia è alta ben 122 metri e alla sua sommità si trova un angelo portacroce divenuto uno dei simboli della città. All'interno della cattedrale si trovano le tombe degli zar, fra le quali hanno trovato recente collocazione le spoglie di Nicola II e la sua famiglia, uccisi nel 1918, durante i drammatici giorni della rivoluzione.  Si torna in albergo per la cena.

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3° giorno

La metropolitana di San Pietroburgo è famosa in tutto il mondo per la sua bellezza e per lo stile architettonico di alcune sue stazioni. La metropolitana di San Pietroburgo è nata nel 1955 e nel 2010 ha festeggiato il suo 55esimo compleanno: al momento attuale si compone di 5 linee per un totale di 63 stazioni. La metropolitana di San Pietroburgo è un’azienda di grosse dimensioni che dà lavoro a circa 14.000 persone. La metropolitana è il mezzo più veloce per spostarsi da un luogo all’altro a San Pietroburgo, tanto è vero che dalla stazione più a nord è possibile raggiungere quella più a sud in meno di 45 minuti. La velocità media dei treni è di 35-40 chilometri all’ora che quotidianamente trasportano circa 3,5 milioni di passeggeri. Ed proprio in metro che oggi andiamo all’ Ermitage.

Quando torneremo a casa, chi ci incontrerà ci chiederà sicuramente “Ah… siete stati a San Pietroburgo? Avete visto l’ Ermitage?”.  Ovviamente è una tappa del nostro viaggio a San Pietroburgo. Il Museo Statale Ermitage è il principale e il più famoso punto di interesse turistico della città di San Pietroburgo. Quasi tutti ormai, anche coloro che non sono particolarmente appassionati all’arte e ai musei, lo conoscono o almeno ne hanno sentito parlare e lo associano a San Pietroburgo, così come si associa regolarmente il Louvre a Parigi. E’ quasi inimmaginabile venire a San Pietroburgo e non visitare il Museo Ermitage, perché anche chi non è molto interessato ai quadri e alle altre opere d’arte esposte rimarrà comunque impressionato dalla magnificenza del Palazzo d’Inverno che ospita appunto il museo. Nel museo sono presenti oltre 3 milioni di pezzi: dai capolavori impressionisti a gli affascinanti tesori orientali. Tra le opere più famose della collezione, che occupa il primo piano del Palazzo d'Inverno e il Grande Ermitage, troviamo i dipinti di Rubens e Rembrandt, due opere di Leonardo da Vinci: la piccola Madonna Benois del 1478 e la Madonna Litta del 1490-1491, le tele di Tiziano, Michelangelo, Caravaggio, El Greco, Goya... solo per citarne alcune. Il pomeriggio ci aspetta un magnifico spettacolo di danze popolari russe. Uno spettacolo folcloristico è un’ottima idea per chi vuole far conoscenza con l’autentica cultura contadina russa che si sviluppava parallelamente alla cultura imperiale. La cultura della gente semplice russa, rimasta priva dello sfarzo imperiale degli zar, non lascia nessuno indifferente. Si distingue per l’originalità delle canzoni e per la spettacolarità dei balli popolari e dei costumi tradizionali russi. Uno spettacolo folcloristico in uno dei più bei teatri di San Pietroburgo aiuta a far conoscenza con tutti gli ambiti dell’arte russa.

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4 giorno

Ultimo giorno a San Pietroburgo dedicato alla visita di Residenza e parco delle fontane di Petrodvoretz (Peterhof), "la Versailles russa",  una delle attrazioni turistiche più famose e popolari di San Pietroburgo. Il parco spettacolare di Peterhof è notevole per la grande varietà di stili e le caratteristiche. Rappresentando quasi due secoli di moda aristocratica europea eseguita secondo i più alti standard, Peterhof è come un'enciclopedia del design applicato ai parchi. Particolarmente impressionante è il fatto che gli esperti che hanno lavorato sulla tenuta di Peterhof sono riusciti a superare le condizioni estremamente avverse del clima nordico per creare un paradiso di verde e fiori, panorami mozzafiato e decorazioni architettoniche. Le fontane di Peterhof sono una delle attrazioni turistiche più famose della Russia, attira milioni di visitatori ogni anno. Le fontane erano intrinseche nei piani originali di Pietro il Grande. Il più famoso complesso di fontane, la Grand Cascade, che va dalla facciata nord del Grand Palace fino al Canale Marino, comprende 64 diverse fontane e oltre 200 statue bronzee, bassorilievi, e altre decorazioni. Al centro si erge la statua spettacolare di Sansone che blocca le fauci di un leone. La grotta dietro la Grand Cascade, che un tempo era utilizzata per piccole feste, contiene gli enormi tubi, originariamente in legno, che alimentano le fontane. Fuori troviamo altri suonatori che intonano Besame mucho e altri addirittura l’Inno di Mameli in nostro onore!

Torniamo in albergo e in attesa della cena facciamo amicizia con dei ragazzi che vendono souvenirs tra cui un simpatico biondino, Dima, che fa colpo su mia figlia! Il volo per Mosca dura circa un’ 1h e 30 ma……..l’ aereo, un trimotore Tupolev , è quasi in fase di atterraggio ma all’ improvviso riprende il volo per poi riatterrare dopo aver effettuato ampio giro. Io sdrammatizzo il tutto stappando una bottiglia di quel buon spumante che bevevo in albergo! Ci è andata bene!

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